A Valgrisenche incoronate le prime regine dell’autunno: sono Reinon, Londre e Mysthère
E’ stato necessario attendere tre anni, ma obiettivamente ne è valsa la pena: vedere in azione Reinon di Massimiliano Garin ha sempre il suo perché. Ve la ricordate? Fu la sorpresa dell’Espace Mont Blanc del 2018, l’ultimo disputato ad Aosta. Vinse contro il favore dei pronostici, poi sparì dai radar. Almeno fino a sabato scorso a Valgrisenche, quando ha surclassato ogni bovina di prima categoria - 25 quelle iscritte - della prima eliminatoria autunnale del concorso batailles de reines. Reinon si è qualificata come regina per la Regionale del 24 ottobre e c’è chi giura che tra un mese e mezzo le aspiranti campionesse della Croix-Noire dovranno vedersela con lei, per la conquista del bosquet più ambito. In finale Reinon ha fermato Lisetta di Ymak Frassy e Marco Chamonin, alla seconda qualificazione della carriera e soprattutto figlia di un mito delle batailles come Tiky. Pur se registrata a La Salle (a casa di Chamonin), Lisetta è reina di Valgrisenche. O almeno avrebbe voluto esserlo, ma non aveva fatto i conti con un molosso come Reinon, che dal 2018 ha preso pure peso - 745 alla bilancia - e non ha perso smalto.
Bel combat, quello di Valgrisenche, dove si è davvero sfiorata la tripla cifra di partecipanti (99 in tutto: 34 in seconda e 40 in terza) e si è respirata l’aria autunnale che fa subito pensare alla Regionale. In semifinale Reinon aveva allontanato Manda di Edi Gontier, già seconda in seconda categoria al Pont Suaz nel 2018, mentre Lisetta aveva avuto ragione di un’altra regina del luogo, Monella di Livio Charles, alla sua prima qualificazione.
Reinon si è presa l’apertura di questo articolo, in realtà pure Londre dei Clos avrebbe meritato una miglior vetrina. Terza alla Regionale del 2019, l’ultima stella della casata di Jovençan ha conquistato una settimana fa il primo bosquet di una carriera già altisonante. Due anni fa, nell’eliminatoria di casa, si era dovuta accontentare del secondo posto, questa volta è andata fino in fondo. Qualcuno dirà: grazie, finale in famiglia contro Lion e abbandono senza colpo ferire. Niente di più sbagliato. La giovane Lion ha combattuto fino allo stremo delle forze, mettendo pure a disagio Londre, che però alla fine ha avuto la meglio. La neo regina di Valgrisenche, peraltro, poco prima aveva dovuto faticare per far “saltare” la vecchia Shakira di Adriano Borinato, alla quarta qualificazione della carriera: dall’altra parte del tabellone out Gitane di Vilmo Bizel, comunque qualificata per la Croix-Noire.
In una giornata dove i “mostri sacri” hanno fatto la differenza va in controtendenza la terza categoria, dove le 4 migliori di giornata sono tutte alla prima qualificazione della carriera. Il titolo è andato a Mysthère di Cristina Rosset, ma pure Texas di William Brillo avrebbe meritato il bosquet. C’è gloria pure per Stefano Mosquet con la sua Gheriotta e per la famiglia Quendoz di Jovençan, che ha classificato Peloria. Il nome correto dei proprietari di quest’ultima regina è The Quendoz, quasi fosse una band musicale o un gruppo di allevatori arrivati dal mondo anglosassone. Vincent, Lydie e la giovanissima Genie Quendoz hanno chiamato così la loro azienda, almeno nell’ambito delle batailles. Un tocco di modernità in un mondo legato a doppio filo con la tradizione. A questo proposito papà Elio Quendoz - da lassù - avrà gradito lo spettacolo di Peloria. E quello dei suoi 3 figli.
Domani, domenica 12 settembre, l’ultima eliminatoria di montagna a Saint-Barthélemy di Nus.