A St-Vincent l’ultimo saluto a Gustavo Ciocchini Per oltre 50 anni gestì l’Hotel Ristorante Olympic

Spesso si sente parlare degli anni d’oro di Saint-Vincent, quando il turismo viveva un periodo fiorente, le Terme erano un celebre e rinomato luogo di cura e il Casinò attirava prestigiosi clienti da tutto il mondo. Anni che si rievocano con nostalgia, come un ricordo ormai lontano, frutto di una contingenza economica particolarmente favorevole. Ma non solo. A fare grande Saint-Vincent è stata pure la professionalità di alcune persone straordinarie, che avevano la scintilla del talento. Gustavo Ciocchini era tra questi: il suo Ristorante Olympic era un punto di riferimento per tanti, la sua cucina aveva uno stile unico e inconfondibile. Si è spento a 84 anni, nella sua casa nella cittadina termale sabato scorso, 5 marzo, e i suoi funerali sono stati celebrati martedì.

Era nato il 26 dicembre del 1937 a Talamona, piccolo Comune in provincia di Sondrio, di dove era originaria la sua famiglia. Fin da giovanissimo, ancora minorenne, con grande intraprendenza decise di andare a farsi le ossa lavorando in ristoranti all’estero - in Francia, Germania e Regno Unito - per imparare il lavoro che divenne la sua vita. Raccontava sempre con una punta di orgoglio che a quei tempi per poter entrare in quei Paesi dovevi avere un contratto di lavoro firmato, «altrimenti alla frontiera ti rispedivano indietro!»

Quando tornò in Italia era giovanissimo ma aveva già accumulato un’esperienza notevole, che gli valse l’ambito posto di maitre nel lussuoso Hotel Villa d’Este sul Lago di Como. Nel 1963 a Viareggio conobbe una giovane insegnante che faceva ripetizioni alla figlia del titolare dell’albergo in cui lavorava: Anna Baroni. Da quel momento cominciò la loro vita insieme. Alla fine dello stesso anno, nel mese di novembre, si sposarono e due mesi dopo, nel gennaio del 1964, acquistarono l’Albergo Ristorante Olympic a Saint-Vincent, che era stato costruito in via Marconi un paio di anni prima. Così cominciò la loro avventura vissuta gomito a gomito per quasi sessant’anni, con serietà e dedizione. Gustavo Ciocchini aveva una professionalità fuori dal Comune: sapeva fare tutto, in cucina e in sala. All’estero aveva imparato a cucinare “alla lampada”, direttamente nella sala del ristorante davanti ai clienti, una tecnica scenografica di grande impatto che padroneggiava con perizia. La sua era una cucina mai banale, sorprendente, con guizzi di genialità. Era apprezzato per il pesce, con ricette in cui non mancava l’influenza della terra di origine della moglie. Tanti i clienti per cui l’Olympic era una tappa obbligata, ricchi giocatori del Casinò ma pure tanti valdostani così come i frequentatori delle Terme. Negli anni la famiglia è presto cresciuta con la nascita della figlia Manuela nel 1966 - medico pediatra - e di Massimo e Marco nel 1969, il primo commercialista mentre il secondo porta avanti l’attività dei genitori gestendo l’Hotel Ristorante Olympic e attualmente ricopre anche l’incarico di assessore comunale al Turismo.

Forte e determinato, buon calciatore da giovane e fedele tifoso della Juventus, quando capitava giocatore di carte e di biliardo con gli amici, ha saputo dare la sua impronta allo sviluppo di Saint-Vincent non solo attraverso il suo lavoro ma anche prendendo parte all’attività di vari enti quali l’Associazione Albergatori della Valle d’Aosta e quella di Saint-Vincent, la Confidi Albergatori e l’azienda di promozione turistica. Con i politici in Regione e in Comune, così come con i responsabili del Casinò, seppe sempre mantenere legami franchi che gli servirono per difendere e far comprendere le esigenze della categoria. Instaurò così quella moltitudine di rapporti di stima che si sono manifestati numerosi in occasione dell’ultimo saluto. Lascia la moglie Anna Baroni, i figli Manuela con Elvis Brscic, Massimo con Antonella Bianchessi e Marco con Nadia Prevedini, i nipoti Mattia e Margherita Brscic e Viola, Andrea e Alice Ciocchini, le sorelle Elvezia e Liliana e la cognata Mila Baroni con i figli Nando e Renato Giannotti.