A Saint-Pierre l’ultimo abbraccio degli amici a Alessandro e Alfredo
I 2 feretri in larice ricordano il candore della neve mentre sfilano in un silenzio irreale sotto un cielo terso e lo sguardo di decine di occhi lucidi. Vengono portati a spalle nel cimitero di Saint-Pierre. È qui che amici e parenti hanno voluto organizzare martedì scorso, 25 maggio, una cerimonia di commiato per Alessandro Letey, 31 anni, di Aosta, e Alfredo Canavari, 49 anni, residente a Saint-Pierre, da 20 anni agente della Polizia di frontiera al Traforo del Gran San Bernardo. Erano 2 freerider tra i più forti della Valle d’Aosta e hanno perso la vita venerdì 21 maggio sotto una valanga sul versante francese del Monte Bianco. Alessandro Letey, lascia il padre Vittorio, la madre Lauretta Leveque e la sorella Lidia. Piangono Alfredo Canavari la moglie Marilena Mauro e la figlia Martina di 22 anni. I loro funerali sono stati celebrati il giorno dopo, mercoledì 26: a Brusson quelli di Alessandro Letey, nella chiesa del suo paese nelle Marche - Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona - quelli di Alfredo Canavari. Ad abbracciarli idealmente, gli amici che come loro coltivano la passione per la montagna e per la mountain bike oltre ai colleghi in divisa di Alfredo Canavari. Davanti alle bare, a fianco del presidente dei maestri di sci Beppe Cuc, il compagno di tante avventure in montagna Ettore Personnettaz. «Due persone splendide, di cuore. - è il ricordo di Ettore Personnettaz - Alfredo, più di un fratello, non l’ho mai visto arrabbiato, sempre disponibile e con il quale ho condiviso tante belle esperienze. Alessandro, un amico umile, riservato ma determinato e davvero appassionato per la montagna, in bici e sulla neve». Poi la mente vola a quando tutto ciò sembrava impossibile. «Alfredo l’ho sentito telefonicamente qualche giorno prima di venerdì scorso, - racconta Ettore Personnettaz - per parlare di bici e, soprattutto la settimana precedente, avevamo fatto ancora delle belle uscite splitboard nella nostra zona, il Gran San Bernardo, con condizioni ancora perfette e invernali. “Lete”, questo era il soprannome di Alessandro, l’avevo sentito qualche settimana fa per sapere com’erano le condizioni di alcune zone dove era stato». Oltre ad Alessandro Letey e ad Alfredo Canavari sono mancati in altrettanti incidenti in montagna Luca Pandolfi a Flassin 2 mesi fa ed Edoardo Camardella, deceduto nella slavina di Punta Helbronner - con cui morì Luca Martini - il 30 novembre 2019. Con loro Ettore Personnettaz aveva sceso nel 2018 la parete nord-ovest della Grivola. Un'impresa straordinaria che è diventata anche un film. «La salita e discesa della parete Nord-Ovest della Grivola il 17 maggio 2018 - riferisce Ettore Personnettaz - è stata un’esperienza intensa e bellissima condivisa con 4 persone uniche oltre naturalmente a Dario Tubaldo e Matteo Zanga che hanno saputo raccontare in maniera impeccabile la nostra avventura attraverso il cortometraggio. Proprio in quell’occasione ho conosciuto Edoardo Camardella, un ragazzo con un entusiasmo e una determinazione rara ed ho potuto consolidare la mia amicizia con Luca Pandolfi. Il merito, in primis, di quell’avventura è stato senza dubbio di Alfredo Canavari che da casa sua ha saputo studiarla, monitorarla per darci la possibilità di affrontarla in condizioni perfette. Il ricordo bello e indelebile di quell’esperienza me lo porterò sempre nel cuore così come la fortuna e la possibilità di aver conosciuto e condiviso un percorso con 4 amici speciali».