A Saint-Oyen avviato un progetto di biblioteca diffusa sul territorio

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Biblioteca chiusa, prestiti disponibili. La biblioteca di Saint-Oyen è in sofferenza: la sua ultima bibliotecaria, Annamaria Mellé, è andata in pensione nel 2018 e senza di lei non c’è più stato nessuno ad aprire agli utenti. Un tentativo estivo con bibliotecari “stagionali” non ha avuto successo, così è nata l’idea di portare sul territorio i libri da prendere in prestito. «Abbiamo voluto trovare una soluzione per dare dignità al patrimonio librario. - spiega il sindaco Alessio Desandré - È vero che ora si usano molto di più Internet e i dispositivi elettronici, ma tenere la biblioteca chiusa significa anche che nessuno potrà più leggere i libri che vi sono conservati. Abbiamo avuto un’idea e ne abbiamo parlato con il dirigente della biblioteca regionale Fausto Ballerin». Così sono stati coinvolti i due campeggi Pineta, Vecchio mulino, l’Hotel Mont Velan, la struttura di Chateau Verdun e l’Alimentari Bar de l’Eglise. «Cerchiamo di catturare l’attenzione dei residenti. - aggiunge Alessio Desandré - Ogni struttura ha dei libri e un registro cartaceo per i prestiti, che durano 30 giorni come normalmente in biblioteca. Noi amministratori passiamo periodicamente per verificare che tutto proceda regolarmente»”. In un paese di 200 residenti anche l’accesso alla lettura doveva essere ripensato. «Per tornare a far vivere la biblioteca - conclude Alessio Desandré - oltre al bibliotecario che tenga aperto servirebbe anche una proposta di attività collaterali. Ci stiamo pensando come Amministrazione. Intanto vediamo come va questa iniziativa, cui presto aggiungeremo quella di scambio libri, il bookcrossing: posizioneremo 2 “casette”, una in centro al paese e un’altra nell’area turistica fra i 2 campeggi».

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