A Montjovet le attività dell’Oratorio si svolgono nell’ex scuola del Borgo
Si torna all'oratorio anche nella parrocchia di Montjovet, dopo il lungo distanziamento imposto dall'inverno e dalla pandemia. «Sabato 22 maggio scorso abbiamo aperto ufficialmente l'oratorio parrocchiale, con una buona partecipazione - racconta il parroco don Alessandro Cavallo - nei locali che l'Amministrazione comunale ci ha messo a disposizione».
Torna così ad essere vissuta la vecchia scuola del Borgo. «Per un periodo ha ospitato gli incontri degli anziani, come Centro d'incontro Montjovet, poi più nulla. - prosegue don Cavallo - Avendo spazi all'interno e anche all'esterno, avevamo già potuto riprendere con il catechismo in presenza e ora, grazie al comodato d'uso da parte del Comune, svolgeremo lì anche l'Estate Ragazzi».
Da lunedì 14 giugno a venerdì 2 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17: questo è l'orario proposto per 50 bambini a settimana. «Andremo a pranzo, convenzionato, al Ristorante Napoleon. - continua il parroco - Le iscrizioni sono aperte e abbiamo già molte richieste: sono contento, perché questa è un'esperienza che vuole venire incontro anche alle esigenze delle famiglie». Quest'anno gli oratori non hanno ricevuto un tema comune per l'estate. «Così mi sono ispirato alle iniziative della Diocesi di Milano che propone tutto all'insegna del gioco. - spiega don Alessandro Cavallo - Il tema è "Hurrà - Giocheranno sulle sue piazze", tratto dal versetto 5 del capitolo 8 del libro del profeta Zaccaria. Siamo stati troppo a lungo privati delle attività insieme, ora è il momento di fare comunità; questo il senso dell'andare nelle piazze. Avremo spazio anche all'esterno nell'ex scuola e parleremo di giochi, giocheremo molto: sarò pure io fra gli animatori per coordinare le attività».
L'Oratorio e l'Estate ragazzi rappresentano un primo riavvicinamento alla normalità. «Grazie al sindaco Jean-Christophe Nigra, alla vicesindaca Morena Danna e all'assessora all'Istruzione e Cultura Elena Pomati - conclude il parroco - ora abbiamo spazio sufficiente per accogliere i ragazzi, gli animatori e i catechisti: stiamo cominciano a ragionare sulle attività con cui proseguiremo in autunno».