A Montalto è stata la Sagra del Cavolo della ripartenza

A Montalto è stata la Sagra del Cavolo della ripartenza
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La 25esima Sagra del Cavolo Verza di Montalto Dora di sabato e domenica scorsi, 20 e 21 novembre, è andata in archivio all’insegna del successo, dopo la ripresa dai tempi grami del lockdown e delle ristrettezze imposte dall’emergenza sanitaria in corso, un modo magnifico per coronare il suo quarto di secolo di esistenza. A testimoniarlo sono i numeri del bilancio finale: ben 4.000 presenze registrate, ottimo riscontro di pubblico, 100 espositori della fiera-mercato con esaurimento delle scorte alimentari, un migliaio di auto e una quarantina di camper ospitati nei parcheggi, 70 volontari in campo per garantire un’adeguata accoglienza e, dulcis in fundo, il bel tempo. «L’assenza di ogni minimo incidente ci rende merito come organizzatori. - evidenzia il sindaco Renzo Galletto, promotore principale dell’evento - Un pubblico consapevole e responsabile si è mosso all’interno degli spazi deputati alla manifestazione nel pieno rispetto delle regole. Questa edizione è elemento di orgoglio per tutta la comunità montaltese che, ritrovandosi in questa identità, si è mossa con quello spirito di accoglienza che non si riserva ai turisti, ma agli ospiti».

L’attesa premiazione dei coltivatori, momento tradizionale seguito da moltissimi montaltesi - questa volta organizzata in Piazza IV Novembre -, complice anche la giornata di sole di sabato e foriera di buone speranze per la ripresa di un evento ormai famoso in tutto il Canavese, è stata preceduta dall’inaugurazione del murale in acrilico di 40 metri quadrati “Mille cammini”, dipinto sulla parete che perimetra l’area, opera dell’artista Eugenio Pacchioli, che ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno dedicando al paese questo suo ultimo lavoro (si veda articolo a destra). «I nostri concittadini - prosegue Renzo Galletto - sono consci di fare parte di una lunga storia condivisa e desiderosi di contribuire alla valorizzazione del nostro tessuto comunitario. Ecco allora che persone come Marco Porcu, che si è preso l’onere di pulire la piazza e di preoccuparsi della sua manutenzione, ed Eugenio Pacchioli, che l’ha trasformata artisticamente, si mettono in luce all’insegna dell’impegno civile e artistico-culturale, preoccupandosi di più di cosa possano fare loro stessi per il paese piuttosto che il contrario, come da famoso insegnamento kennediano».

Dopo la benedizione del raccolto di cavoli, officiata da don Nicola Alfonsi, Anna Rosselli, consigliere comunale, si è aggiudicata il primo posto nel concorso “Coj Gross”, dedicato all’ortaggio più imponente, con un esemplare di ben 11 chilogrammi. A seguire in classifica Gianfranco Anrò, Marco Favre, Gianni Guglielmini, Walter Fileppo. Giuseppina Renacco, Venanzio Mangiacasale, e Letizia Berton Giachetti.

Nella categoria Concorso di Qualità per la migliore produzione, ha vinto invece la zona di via Polisen Sud, rappresentata da Luigi Fuoco e da Benito e Ulderico Bortolotti, con 109 esemplari prodotti, che si pone davanti a vicolo Quaro (91), via Martinis 2 (89), regione Belvedere (77), regione XXV Aprile (77), via Martinis 1 (74) e regione Cambias (68). La giuria - composta dal presidente dell’associazione Ristoratori della Tradizione Canavesana Doriano Regruto Tomalino, l’associato Roberto Vicina del Ristorante Casa Vicina e il direttore tecnico di Hortilus Adelmo Gallo - ha condotto i criteri di selezione del miglior ortaggio sulla base dei parametri dell’omogeneità, del tatto-bollatura e del gusto.

Nella giornata di domenica, con il massimo dell’affluenza di visitatori ai banchi, ha fatto da spettacolare evento privilegiato il Palio dei Comuni, vinto dal Comune di Bollengo con l’equipaggio formato da Loris Dortù (guidatore) ed Eric Varetto (“groom”), che ha riscontrato un grande successo di pubblico e di consenso sulla formula adottata, assicurando, da un lato, la visibilità istituzionale dei 16 Comuni partecipanti, ma soprattutto evidenziando la grande maestria dei guidatori di cavalli del Canavese. «L’organizzazione del palio è stata una mirabile esperienza, - conclude Renzo Galletto - resa possibile grazie al grande lavoro dell’Associazione Feste e Fiere di San Savino di Ivrea, che ha saputo coniugare la sicurezza con la bellezza del percorso realizzando un insieme che, tutti gli intervenuti, auspicano di rivedere nelle prossime edizioni».

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