A Issogne una giornata dedicata al valore del ricordo L’alpino Giovanni Valente Borettaz ora riposa a casa

A Issogne una giornata dedicata al valore del ricordo L’alpino Giovanni Valente Borettaz ora riposa a casa
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Nel pomeriggio di domenica scorsa, 10 novembre, nel salone polivalente del Comune di Issogne, si è tenuta la presentazione del libro “Il dovere e il ricordo - Testimonianze di ex combattenti valdostani e dei loro famigliari. 1940-1945” edito dalle edizioni End di Gignod e realizzato con il patrocinio dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta.

Dopo i saluti del sindaco Patrick Thuegaz e l’intervento della vicepresidente dell’Istituto storico Chantal Vuillermoz, è stato proiettato il filmato della resa degli onori tributati all’urna dell’alpino Giovanni Valente Borettaz da parte di un picchetto armato al momento della sua partenza dal Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari. Ha fatto seguito la proiezione di un’altrettanto commovente pièce dell’attore Enrico Brignano, non nella veste di comico ma di partecipe commentatore del filmato sulla traslazione della salma del Milite Ignoto dalla basilica di Aquileia al Vittoriano di Roma, scortato da militari decorati di medaglia d’oro al Valor militare. L’intenzione del Sindaco di Issogne, indovinata e profonda, era quella di accostare idealmente il viaggio del soldato ignoto, seppur caduto durante la precedente guerra mondiale, a quello del compaesano Giovanni Valente Borettaz amorevolmente accompagnato nel suo ritorno a casa dopo tanti anni non solo dai propri discendenti ma anche dallo stesso sindaco Patrick Thuegaz, dalla vice Cinzia Dublanc e dall’assessora Tania Pinet.

Quindi l’assessore comunale André Cretier, nel ruolo di moderatore, ha introdotto l’autore del libro Umberto Mattone che, dopo il saluto alle autorità militari - il comandante interinale della Compagnia Carabinieri di Saint-Vincent-Châtillon luogotenente Marco Sebastianelli - ha voluto lodare l’iniziativa dei familiari dell’alpino Borettaz e il risolutivo apporto dell’Amministrazione comunale quali opere di altissimo senso civico, carità cristiana e amor di Patria sublimate nella toccante cerimonia svoltasi in mattinata ma la cui eco spirituale permeava ancora il numeroso pubblico presente, tra cui un buon numero di penne nere di vari Gruppi della Sezione Valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini e il presidente della Sezione Carabinieri Gran San Bernardo dell’Associazione Nazionale Carabinieri Paolo Morale.

A seguire Umberto Mattone ha sintetizzato l’importante messaggio spirituale del libro e i suoi aspetti storici e strutturali, legati alle testimonianze dirette degli ex combattenti - tra i quali un sindaco d’antan del paese, Romeo Perracca - e ai ricordi di altri reduci di guerra da parte dei loro cari. Gli argomenti toccati nel corso dell’interessante evento sono stati molteplici, anche grazie alle domande sapientemente poste dall’assessore André Cretier: equipaggiamento ed alimentazione dei soldati, censura militare, situazione del fronte greco/albanese, particolari sul celebre Battaglione sciatori Monte Cervino e su 2 dei suoi pochi soldati tornati illesi (l’alpino Giovanni Tonino e il caporalmaggiore Maggiorino Stevenin) e sulla gloriosa Divisione alpina Julia, significativamente soprannominata “Divisione miracolo”, nella quale lo sfortunato Borettaz - per tutti Valente - aveva militato. Il tutto visto non solo dalla prospettiva della grande storia ma anche, come riscontro o eventualmente anche contrasto, da quella di coloro che la vissero in prima persona.

La citazione, da parte di Umberto Mattone, di aneddoti e altri particolari relativi ad alcuni degli straordinari personaggi da lui ascoltati per la realizzazione del libro, ha contribuito a mantenere viva e partecipe l’attenzione della platea. In chiusura, al fine di alleggerire l’atmosfera e preparare gli animi al successivo e conviviale vin d’honneur, è stata proiettata una carrellata di fotografie selezionata dall’autore e impreziosita nella grafica dalla casa editrice End, avente per argomento il cosiddetto “riposo del guerriero”, ovvero momenti di vita quotidiana e di svago dei soldati a riposo o in retrovia, talvolta immortalati in circostanze davvero insolite. Anche questa è stata l’occasione per “presentare” una dozzina di soggetti, alcuni dei quali compresi nelle pagine de “Il dovere e il ricordo” e altri in quelle della sua precedente opera “Soldats - I valdostani nella Seconda Guerra Mondiale” edito da Musumeci nell’anno 2011 (con coautore Renato Gini, coordinatore Paolo Maccari e il patrocinio dell’allora Assessorato dell’Istruzione e Cultura).

Durante la mattinata di domenica, al cimitero di Issogne, si era svolta la commovente e partecipata cerimonia di inaugurazione della nuova area dedicata ai Caduti di tutte le guerre con lo spazio per 10 tombe, la prima delle quali ha accolto le spoglie di Giovanni Valente Borettaz, figlio di Maria Teresa Borettaz, alpino dell’Ottavo reggimento della Divisione Julia, morto nell’ospedale di Sinanaj in Albania il 30 marzo 1941 in seguito alle ferite ricevute in uno scontro a fuoco nella zona di Tepeleni e riportato ora a Issogne per iniziativa della famiglia con il fondamentale supporto dell’Amministrazione comunale.

Umberto Mattone con il suo libro “Il dovere e il ricordo”

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