A Gressoney-Saint-Jean è stato presentato il libro “Dana, la moldava - Storie di donne coraggiose”

A Gressoney-Saint-Jean è stato presentato il libro “Dana, la moldava - Storie di donne coraggiose”
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La Wohnplatz di Gressoney-Saint-Jean ha ospitato giovedì scorso, 26 agosto, la presentazione del libro “Dana, la moldava - Storie di donne coraggiose”. L’iniziativa, promossa dalla Biblioteca intercomunale e specializzata Walser, ha visto l’autrice Dana Pectu dialogare con la professoressa Margherita Barsimi, curatrice dell’opera. Il volume - edito da Hever e composto di 228 pagine - offre diversi spunti di notevole interesse. «La genesi del libro risale a parecchi anni fa, quando ho cominciato a realizzare interviste ad alcune collaboratrici familiari straniere. - racconta Margherita Barsimi - Tra queste c’era Dana, che vive nella nostra regione ormai da vent’anni e che è italiana a tutti gli effetti, che ho sollecitato a raccontare la sua storia. E’ stato come togliere un tappo, ha scritto con entusiasmo di giorno e di notte e io l’ho seguita nella stesura. Ne è scaturito un testo in cui le vicende personali si intrecciano a quelle internazionali, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica e la drammatica crisi degli stati satellite orfani della “madre Russia”. Dana all’epoca andava all’università, il papà era medico e la mamma insegnante, e a vent’anni ha dovuto lasciare il suo Paese per cercare una nuova vita. Dopo varie peripezie è giunta in Valle d’Aosta, dove le montagne le davano un senso di protezione. Si è perfettamente integrata: è sposata con un italiano, la sua vita è qui. Il papà, che fu ufficiale medico nell’Armata Rossa, è seppellito nel cimitero di Donnas. Insomma, è diventata una italiana a tutti gli effetti, come capita a tante persone che fanno parte di questo tipo di immigrazione silenziosa, di cui si parla poco».

Nell’ultimo capitolo intitolato “...E le altre?” Margherita Barsimi ha riportato alcune interviste ad altre donne coraggiose che, come Dana, hanno trovato nel lavoro la forza per reagire alle avversità dei loro destini e per essere testimoni del coraggio vero, quello anonimo con cui affrontare una quotidianità fatta di povertà e di lavori che molti non vogliono fare. «Non tutte hanno avuto la stessa sorte di Dana. - conclude Margherita Barsimi - Alcune sono rientrate nel loro Paese, altre sono perennemente divise tra due realtà e provano nostalgia dovunque si trovino».

Il libro si può acquistare nelle librerie della Valle d’Aosta e del Piemonte e anche on line.

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