A Gressoney-La-Trinité la prima scuola biofila in Italia: pubblicata la ricerca
L'edificio scolastico di Gressoney-La-Trinité, prima scuola biofila in Italia, è stato riqualificato nell'ambito del progetto di ricerca Nasa (Nuova Architettura Sensibile Alpina), condotto dall'Università della Valle d'Aosta e finanziato con fondi dell'Unione europea grazie al Bando Unità di Ricerca indetto dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta.
L'ateneo valdostano ha condotto nel corso di 3 anni osservazioni sperimentali nella scuola primaria dalle quali emerge «che il contatto continuativo con la natura migliora le prestazioni scolastiche e il comportamento pro-ambientale dei bambini» si legge in una nota dell’Ateneo valdostano.
La ricerca condotta dai ricercatori del Laboratorio di Ecologia Affettiva del Groupe de Recherche en Education à l'Environnement et à la Nature dell'Università della Valle d'Aosta (Green - UniVdA), è stata pubblicata sulla rivista scientifica «Environment, Development and Sustainability» nel numero speciale dedicato al «Transformative learning for Urban Sustainability». Poiché non sempre è possibile svolgere attività didattica all'aperto, i ricercatori dell'ateneo valdostano hanno riprogettato le aule scolastiche della scuola di Gressoney-La-Trinité secondo i principi del biophilic design (progettazione biofila) per favorire un contatto continuativo con la natura, anche all'interno delle classi.
«Il nostro studio - spiega Giuseppe Barbiero, direttore di Greeen - UniVdA - dimostra che il contatto continuativo con la natura migliora la capacità di concentrazione dei bambini. A scuola lavorano e si stancano ed è assolutamente normale. Come aiutarli a recuperare dalla fatica mentale? Qui entra in gioco la natura. Il semplice contatto con un ambiente naturale rende più rapida ed efficiente la rigenerazione dell’attenzione diretta e sostenuta. Quando si passa da una lezione svolta in un’aula convenzionale a una lezione svolta all’aperto i tempi medi di soluzione nei test di attenzione si riducono di oltre il 50 per cento e migliora anche l’efficienza con un 13 per cento in più di risposte corrette».
«Nella scuola di Gressoney-La-Trinité - continua Giuseppe Barbiero - abbiamo applicato tutti i 14 pattern di biophilic design. I risultati sono chiari: la scuola così progettata sostiene la naturale biofilia dei bambini, bracing biophilia. I bambini sono più a loro agio nell’aula biofila. Migliora anche la loro connessione con la natura, che è un predittore del comportamento pro-ambientale».
Con questo studio l’Università della Valle d’Aosta consolida la propria leadership sia sul biophilic design, la progettazione architettonica in armonia con la natura, sia sull’outdoor education, l’educazione all’aperto a contatto con la natura.