A Gressan una serata per ricordare la figura carismatica di Lino Jordan
Un centinaio di persone ha partecipato alla bella serata di lunedì scorso, 10 giugno, nella sala polivalente della Banca di Credito Cooperativo Valdostana in località Taxel, a Gressan, intitolata “En mémoire de Lino Jordan”. L’evento era dedicato al ricordo del noto rabeilleur, atleta e allevatore che abitava a Etroubles scomparso proprio un anno fa, il 6 giugno 2023. L’iniziativa è stata organizzata dal Centre d’Études Les Anciens Remèdes insieme alle Amministrazioni comunali di Jovençan e di Gressan. Sono intervenuti il sindaco di Gressan Michel Martinet, il sindaco di Jovençan Stefano Belli, Joseph Peaquin che ha realizzato il documentario “Plantes, secrets et rabeuilleur” - in cui Lino Jordan racconta la sua vita e il suo dono di rabeilleur -, Anna Montrosset, presidente per 11 anni del Centre d'études les Anciens Remèdes, e la presidente dell’Associazione L’Agrou Adriana Viérin. Non sono mancati compagni e amici di Lino Jordan del mondo dello sci, del biathlon e delle batailles de reines: Ernesto Bethaz, Carlo Favre, Patrick Ancey, Claudio Pomat, Silvio Clos e Guillaume Chasseur autore del video amatoriale “Lino Jordan: un homme, son pays, ses traditions et ses passions”. Ha moderato la serata Nathalie Clos, attuale presidente del Centre d'études les Anciens Remèdes. Il Centre organizza nel corso dell’anno, dall’autunno alla primavera, ogni lunedì del mese gli incontri tematici “Lundis des Anciens Remèdes”. Ad un anno dalla scomparsa di Lino Jordan si è voluto rendere omaggio e ricordare la sua persona come rabeilleur ma anche per i suoi traguardi nello sport e nel mondo degli allevatori. Da qui l’idea di organizzare una serata fatta di racconti, video e foto e testimonianze di chi lo ha conosciuto. Per 10 volte campione italiano assoluto di biathlon, Lino Jordan divenne campione anche nell’allevamento: acquistò Paison e nel 1989 ebbe la gioia di vederla reina des reines nel Primo peso, poi riconfermata nel 1991. Appassionato di alpeggi e di natura, aveva scoperto di essere un rabeilleur con le prime guarigioni sui cani e le mucche, anche delle fratture, ridotte e steccate, guarite alla perfezione. Poi gli umani, perché la voce fa presto a correre, e così agli amici della zona se ne aggiunsero molti altri. Insomma, Lino Jordan è stato uno sciamano valdostano, sorridente e carismatico, pieno di storie e di tradizione, che è stato ricordato con immenso affetto nella serata di lunedì scorso alla quale hanno partecipato con commozione pure i suoi cari.