«A chi ha dubbi sui fuoriusciti chiedo di pensare ai fatti, non alle persone» Réunion: assemblea a Saint-Vincent giovedì 18, Union Valdôtaine in regia

«A chi ha dubbi sui fuoriusciti chiedo di pensare ai fatti, non alle persone» Réunion: assemblea a Saint-Vincent giovedì 18, Union Valdôtaine in regia
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«Le défi de l'avenir, ensemble». La sfida del futuro, insieme. È questo il punto di partenza dell'incontro in programma per giovedì prossimo, 18 maggio, dalle 18 a Saint-Vincent (nella sala Gran Paradiso del Grand Hotel Billia), prima tappa di «un percorso volto alla ricomposizione dell'area autonomista valdostana». Data non casuale: il 18 maggio ricorre l’anniversario (il 79esimo) della scomparsa di Emile Chanoux.

A farsi carico del «lancio» dell’iniziativa è l'Union Valdôtaine, i cui rappresentanti interverranno all’assemblea assieme a quelli di Alliance Valdôtaine, Vallée d'Aoste Unie, Orgueil Valdôtain e Pays d'Aoste Souverain.

Ingresso libero, non è necessario nessun accredito, si registra solo chi vuole intervenire.

«Al centro della discussione - si legge nel comunicato unionista - sarà un documento scritto grazie a un lavoro collettivo che ha visto affini, negli ultimi mesi, persone dei vari movimenti autonomisti regionali. Il 18 maggio questo cammino porterà a un primo momento di incontro, pensato per avviare un confronto comune. Alla base c'è la sfida della coesione dell'area autonomista, necessaria per proiettare nel futuro l'autonomia della Valle d'Aosta a 75 anni dalla nascita dello Statuto.

Radicata nell'identità e nella storia della nostra regione, l'autonomia è ancora oggi una risorsa per il futuro: per questo, nelle ultime settimane, i vari movimenti in tutta la regione hanno organizzato incontri in cui centinaia di persone si riuniscono per parlare di politica e prospettiva».

«Su questo vasto impegno popolare - si conclude la nota - si basa il percorso, che vede il suo inizio a Saint-Vincent. Di fronte a una partecipazione politica sempre più effimera, l'area autonomista ha così trovato l'energia necessaria per offrire l'occasione di un'autentica “réunion”, su basi comuni ma capace di guardare alle sfide contemporanee».

L’Uv arriva all’appuntamento dopo una serie di incontri sul territorio, l’ultimo ieri sera - venerdì 12 maggio - a Saint-Vincent. Un confronto con la base il cui bilancio «è molto positivo. - riferisce la presidente del Mouvement Cristina Machet - Ho visto una grande partecipazione agli appuntamenti. E mi porto a casa una sensazione: gli unionisti sanno che è un passaggio importante, storico non solo per noi ma per la politica valdostana in generale. Chiaramente ho colto anche un po’ di attendismo, un “vediamo cosa succede”». Dalla base quindi curiosità però anche le note perplessità, soprattutto degli unionisti «di ferro», a riprendersi in casa i fuoriusciti. «A loro ho detto che non bisogna pensare alle persone, bisogna pensare ai fatti. - ancora Cristina Machet - E’ vero, le ferite ci sono, in particolare nei paesi piccoli. Ma in un contesto in cui la politica nazionale ha una forza importante, e non sempre accomodante verso le regioni speciali, dobbiamo darci la mano e affrontare insieme la difesa della nostra autonomia. Che, tengo a sottolineare, non può neanche lontanamente somigliare all’autonomia differenziata al centro del dibattito romano oggi».

Ancora prima dell’assemblea del 18 maggio, avete incassato il «no grazie» di Pour l’Autonomie, di Rollandin. «E’ ragionevole che siano più, come dire, riflessivi. - afferma Cristina Machet - Si tratta di un movimento appena nato. Sono rappresentati in Giunta e nella Paritetica? Non significa nulla: amministrazione e ricomposizione dell’area autonomista sono due percorsi separati. Anzi: la presenza di Marco Carrel in Giunta e di Augusto Rollandin nella commissione paritetica ne è la prova. Pour l’Autonomie lavora bene in Giunta e nella maggioranza? Ci basta. Non è un problema se non vogliono partecipare alla ricomposizione dell’area autonomista».

E che ruolo avrà l’Union nel percorso? «L’obiettivo è riabbracciare le persone che vogliono riavvicinarsi, per quanto ci riguarda il simbolo sarà il leone rampante e il nome Union Valdôtaine. Questa è la nostra posizione. Se gli altri la pensano diversamente, ne parleremo nei vari passaggi previsti dal 18 in poi».

Pure i compagni di strada dell’Uv hanno promosso diversi incontri sul territorio. Lunedì scorso, 8 maggio, ad Arnad: «Un evento molto partecipato, con un ampio dibattito» segnala Albert Chatrian coordinatre di Alliance Valdôtaine. Un nuovo appuntamento è in calendario lunedì prossimo, 15 maggio, alle 18 a Châtillon all’ex Hotel Londres.

«La volontà di accompagnare questo percorso si sente, si avverte. - prosegue Albert Chatrian - E conta il fatto di avere registrato un ottimo risultato alle ultime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento. La nostra proposta ha avuto un ritorno oggettivo».

Per Albert Chatrian «Il 18 maggio deve essere un punto di partenza per poi accompagnare il percorso da focalizzare sui contenuti. Dobbiamo arrivare a costruire la “maison des autonomistes”. - conclude - Ce lo impone la necessità di una forza politica che torni centrale nello scenario regionale».

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