A CHARVENSOD LA SECONDA EDIZIONE, “MEMORIAL BRUNO POLITANO" DI KARATE
Nella mattinata di domenica scorsa, 19 marzo, in 21 si sono esibiti nella palestra del Pont Suaz a Charvensod nel secondo “Memorial Bruno Politano”, organizzato dal Dojo Kun Karate, annuale appuntamento dedicato all'indimenticato maestro karateka, cintura nera sesto Dan.
I più piccoli in gara sono stati i bimbi tra i 6 ed i 7 anni, cintura bianco-gialla: ha vinto Sebastiano Scalise con 7,45 punti di media nelle 3 manches, davanti a Mathias Gallo (7,02) ed a Laurent Bordet (6,85). Tra i ragazzi cintura bianca 8 e 9 anni affermazione per Emily Bosi (7,16), secondo Federico Montis (7,03) e terzo Julien Jacquin (6.85). Tra le 4 iscritte 11-13 anni, con cintura arancio e verde, successo allo spareggio di Mariachiara Iozzi nei confronti di Noemi Lombard, entrambe a 7,37, con terze Anäelle Jacquin (7,36) e Eloise Macrì (7,34). Anche tra le 12-16 anni erano 4 le ragazze cinture bianche e gialle: prima Ginevra Cedoloni con 7,70, seconda Giulia Paonessa con 7,45 e quindi terze Giulia Musumarra Meynet (7,24) e Sofia Cedoloni (7,12). Nelle cinture gialle, arancio e verdi, tra i 12 e i 22 anni, ha avuto la meglio Nefertari Donnet con 7,55 davanti a Santiago Gruosso (7,53), con terzi Leon Sitta (7,50) e Lorenzo Vanzetti (7,46). La categoria più difficile è stata quella delle cinture blu, marroni e nere: ha vinto Margot Bertignono con 7,74 (unica a conquistare un 8) su Gloria Zanin (7,38) e Maxime Desaymonet (7,35).
A premiare i giovani atleti sono stati il figlio di Bruno Politano, Nicolò, insieme alla moglie Solange Gulluri ed alla sorella Giuseppina. «L'assenza di Bruno è percepita ogni giorno, - ricorda Marco Sebastianelli, presidente del Dojo Kun Karate - lui è stato il fondatore del nostra palestra, che dalla sua assenza gli è stata intitolata per simboleggiare la prosecuzione del suo pensiero. Questo appuntamento rappresenta, a partire dai più piccini, un'occasione per dare la possibilità di affrontare una prova difficile, davanti a 5 giudici, ai propri genitori e al pubblico.»