A Champoluc una serata per parlare dei “secret” con la ricercatrice Fiorenza Cout

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Si tiene oggi, sabato 12 marzo, alle 18 all’auditorium di MonterosaSpa a Champoluc, la conferenza “I Secret - Formule di guarigione in uso in Valle d’Aosta”, nell’ambito del ciclo Monterosa Racconta, a cura della ricercatrice in ambito etno-antropologico Fiorenza Cout, di Issogne, autrice dell’omonimo saggio del 1999, disponibile in libreria nella versione francese e in biblioteca in quella italiana. Si tratta di un’occasione per raccontare e approfondire uno degli aspetti più affascinanti e meno noti della cultura alpina. La prenotazione è obbligatoria su www.visitvaldayas.it. «E’ un lavoro di ricerca antropologica su tutto il territorio della Valle d’Aosta tuttora in divenire. - spiega Fiorenza Cout - Presentando il libro nelle biblioteche, continuo a raccogliere testimonianze e altri materiali etnografici, confrontando anche con Francia, Belgio e il resto d’Italia per capire se esistono altri fenomeni analoghi. L’idea è aggiornare il libro con una nuova edizione. Appena era uscito il saggio, facevo fatica a presentarlo, perché tutti si avvalevano delle formule, ma le consideravano qualcosa di magico, di cui era meglio non parlare. L’unica che era conosciuta in tutta la Valle d’Aosta era Giuseppina Pallais, anche nota come “Madame Gerbelle”, di Saint-Cristophe. Poi è stato sdoganato l’alone di paura da cui i secret erano avvolti».

La pratica del secret non copre l’intera area geografica regionale ma prevalentemente la media e l’alta Valle. «Tra le ragioni di tale limitazione - si legge nel volume - si possono annoverare soprattutto l’industrializzazione di inizio secolo e la conseguente immigrazione per ciò che riguarda l’area della Bassa Valle. A tale cambiamento ha fatto seguito una certa rielaborazione culturale, a cui va attribuito lo sradicamento di certi valori della cultura locale, in particolar modo nel campo del sapere popolare legato ai metodi e ai rimedi di cura del corpo e dello spirito».

Il secret è prevalentemente femminile: su 69 persone intervistate da Fiorenza Cout, 57 sono donne (82 per cento) e 12 sono uomini (18 per cento). Questo è dipeso dal fatto che alle donne era tradizionalmente demandato il compito di prendersi cura dei bambini, degli anziani e degli ammalati in ambito familiare, e per questo dovevano conoscere rimedi e formule per alleviare le sofferenze altrui.

I secret praticati in Valle d’Aosta sono numerosi e si suddividono in 2 gruppi: per malattia e per altro (furto, incendio, protezione in viaggio). In particolare 5 persone possiedono la prière universelle, con la quale si può porre rimedio a una serie più ampia di malattie e anche a tutte quelle trattate dal singolo secret. La maggioranza ha formule scritte, in genere tramandate a voce e messe per iscritto da colui o colei che le ha ricevute in dono. Il 19 per cento detiene manoscritti che si presentano quasi sempre sotto forma di fogli sparsi ingialliti dal tempo; alcuni sono dei veri e propri quaderni.

«La mia passione per le formule di guarigione - precisa Fiorenza Cout nell’introduzione - si è accresciuta conoscendo i testimoni: per la disponibilità a parlare di loro stessi, del lavoro che svolgono, dei loro interessi e dei secret naturalmente».

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