A Challand-St-Victor l’ultimo saluto ad Augusto Varisellaz

Sono stati celebrati la mattina di ieri, venerdì 6, nella chiesa di Challand-Saint- Victor i funerali di Augusto Varisellaz, 69 anni, morto lunedì scorso, 2 settembre, in un incidente stradale avvenuto a Challand-Saint-Victor, appena sotto il suo alpeggio nella zona di Dondeuil, a circa 1.800 metri di quota. L’uomo stava rientrando dopo aver fatto visita al figlio Ives - l’altro è Nadir, assessore comunale all’Agricoltura di Saint-Victor - da poco diventato papà, cosi da conoscere il neonato, che non aveva ancora visto, quando il suo fuoristrada si è rovesciato, finendo nell’alveo di un torrente quasi in secca, un’ottantina di metri sotto. I i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e il medico dell’equipaggio i giunti sul luogo dell’incidente con l’elicottero non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Augusto Varisellaz. Sul posto hanno operato anche i Vigili del fuoco (elitrasportati e anche con due mezzi dal Comando di Aosta) e il Corpo forestale della Valle d’Aosta, con una pattuglia. La ricostruzione dell’accaduto è affidata ai Carabinieri della Compagnia di Châtillon e Saint-Vincent secondo cui veicolo era sprovvisto di assicurazione e non aveva proceduto, di recente, alle revisioni periodiche. Gli accertamenti dovranno appurare le cause del sinistro, per il quale non si esclude l’ipotesi di un malore.

Nell’azienda di Varisellaz, lo scorso luglio, proprio nello stesso punto, si era verificato un incidente sul lavoro, in cui era deceduto un dipendente, Badi Mohammed, 36 anni, di origini marocchine. Si trovava a bordo di un trattore, con altre 2 persone, quando è stato sbalzato dal mezzo ed è finito in un dirupo, riportando traumi che gli sono costati la vita.

Una vita dedicata al lavoro e all’impegno per la comunità

Molto conosciuto e stimato, Augusto Varisellaz era stato assessore a Challand- Saint-Victor nella Giunta guidata dal sindaco Piergiorgio Bertacco nonché vice presidente dell’Arev con presidente Edy Bianquin. Lavoratore infaticabile, insieme alla moglie Emma Demoz, sorella dell’allevatore Marco, aveva costruito un’azienda modello, che comprende pure l’alpe di famiglia, a Dondeuil, con la riqualificazione della zona e soprattutto con la produzione diretta di un’apprezzata Fontina, tanto in estate quanto in inverno, grazie alle bovine delle 2 stalle che possedeva, gestite con la fondamentale collaborazione dei figli Nadir e Ives.