A Brissogne i 50 anni della Fëta de l’Oumbra Gastronomia e danze, una ricetta vincente
Altro che sole, ad agosto da mezzo secolo va di moda l’ombra! Ha preso il via mercoledì scorso, 9 agosto, a Brissogne, la 50esima edizione della Fëta de l’Oumbra, che celebra con un pizzico di ironia lo scarso soleggiamento del paese dell’envers. Sulla qualità del servizio, però, la Pro Loco non scherza e ha messo a punto un programma che promette di accontentare sia gli habitués della festa che chi vi partecipa per la prima volta. Le iniziative hanno preso il via mercoledì scorso, 9 agosto, in località Pâcou con l’apertura del ristorante tipico e una serata con la Discoevoluzione. Giovedì è stato il giorno della Patronale con il pranzo (portato direttamente a casa ai “meno giovani”), la cena, la musica di Erik e le Poudzo Valdotèn e la serata di osservazione guidata del cielo di San Lorenzo. Ieri, venerdì, la festa è proseguita con la cena e la musica della Discoevoluzione. Oggi, sabato 12 agosto, il programma prevede, a partire dalle 10, la 12 ore di palet, la battaglia delle capre, il pranzo dalle 12, la cena dalle 19 e la serata danzante a ingresso libero con I Ragazzi del Villaggio. Domani, domenica 13, gran finale con il pranzo alle 12, i “Giochi senza confini” dalle 14, la cena dalle 19 e la serata con la musica degli Acquamarina a ingresso libero.
«Per il 50ennale non abbiamo voluto snaturare la manifestazione e abbiamo mantenuto gli appuntamenti tradizionali: il mangiar bene e il ballo rimangono i punti fermi. - spiega il presidente della Pro Loco Christian Fiou - Una novità è prevista per domenica con i “Giochi senza confini”, ispirati ai “Giochi senza frontiere”, che già una volta venivano proposti durante la festa. Come sempre il menu del ristorante è dedicato per la maggior parte ai prodotti del territorio, con la “chicca” delle patatine fritte coltivate in un campo attaccato al padiglione e quindi veramente “a metri zero”. A questo proposito, domenica proporremo un’iniziativa pensata in particolare per i turisti: chi lo desidera può raccogliersi personalmente in campo un sacchetto di patate, che acquisterà con un’offerta insieme al pranzo». Il menu prevede i piatti tradizionali come l’antipasto valdostano, la seupetta, costine, salsiccetta, carbonada, polenta (normale, concia o con la brossa) e formaggi ma non manca l’unica - sempre apprezzata - escursione gastronomica fuori dal territorio: il fritto di pesce.
«Un grande grazie va a tutti i volontari che lavorano per rendere possibile la festa. - conclude il presidente Christian Fiou - Per celebrare il 50ennale sabato scorso, 5 agosto, si è tenuta al padiglione una cena dedicata a tutti i rappresentanti dei vecchi direttivi della Pro Loco, a cui hanno preso parte oltre 40 persone».