A Borgofranco la minoranza chiede chiarezza sui siti inquinati Il Sindaco: “Non risultano situazioni critiche oltre a quelle note”

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Secondo i dati consultabili sul portale degli Open Date della Regione Piemonte (dati.piemonte.it), tra i 500 siti non bonificati del territorio risulterebbe anche Borgofranco d’Ivrea, che evidenzierebbe zone compromesse dalla presenza di sostanze inquinanti dovuta allo smaltimento scorretto dei rifiuti e alla cattiva gestione di impianti e strutture: in particolare si tratterebbe di fitofarmaci, aromatici policiclici idrocarburi, composti inorganici e metalli, diossine e furani.

I consiglieri di minoranza Elisa Ierace, Livio Tola, Manlio Muggianu e Patrizia Clemente, della lista civica Insieme per Borgofranco, hanno quindi presentato un’interpellanza scritta al sindaco Fausto Francisca e alla sua Giunta, per fare il quadro sulla presenza di queste aree contaminate nel territorio comunale e richiedere di sapere in quale zona del paese sarebbero state rinvenute le sostanze nocive, se sono stati previsti interventi in merito alle aree in questione e se il suolo inquinato comporti pericolo alle falde acquifere comunali e, in generale, per la salute della cittadinanza. «Visto che le sostanze riscontrate sono particolarmente stabili e riconosciute come tossiche sia per l’ambiente che per l’uomo, - evidenzia ancora la minoranza - si chiede di sapere quali iniziative l’Amministrazione intenda adottare per avere un quadro più preciso sull’eventuale rischio e se intenda prendere in considerazione necessità e tipologia di interventi mitigativi».

Il sindaco Fausto Francisca ha però ribadito la mancanza sostanziale di novità rispetto al passato in merito alla questione: «Considerato che fanno fede i dati prodotti dalla Regione Piemonte e che, il Comune non ha ricevuto nessuna comunicazione sulla presenza di altre situazioni critiche che non siano quelle già note, relative all’ex area industriale al confine tra Borgofranco e Quassolo, tenuto conto che per i siti contaminati l’accesso è riservato agli enti autorizzati e registrati. Fanno fede i dati prodotti dalla Regione Piemonte. L’ex area industriale è già oggetto di bonifica effettuata o in corso di ultimazione da parte dei proprietari, essendo terreni privati sotto il diretto controllo di Arpa, Città Metropolitana di Torino e Regione Piemonte».

Borgofranco sarebbe quindi escluso dal programma di bonifica da 6,8 milioni di euro messo in campo dalla Città Metropolitana, per intervenire in quelle aree compromesse dove ancora non è stato fatto nulla, i cosiddetti “siti orfani”. La minoranza ha chiesto comunque che l’argomento venga inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale.

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