A Bionaz prosegue il progetto di stoccaggio della neve: un cumulo di 4.300 metri cubi
A Bionaz prosegue il progetto di snowfarming iniziato nel 2022, ovvero lo stoccaggio della neve per garantire l’innevamento precoce e duraturo nell’arco della stagione per la pista di sci di fondo a Dzovennoz. L’obiettivo è di permettere ai giovani di allenarsi per prepararsi al meglio all’inizio di stagione nonché di attirare nuove squadre con ricadute positive sull’indotto del paese. «Con 2 cannoni, in 12 notti dall’inizio di gennaio, sono stati prodotti 4.300 metri cubi di neve - riferisce il sindaco Valter Nicase - corrispondenti a un cumulo di 60 per 15 metri di superficie e 7 di altezza». Tutte le operazioni sono in capo al Comune che ha acquistato solo il materiale di copertura. «Si tratta di un tessuto geotessile che ha 2 tipologie. - precisa il sindaco Valter Nicase - A contatto con la neve e all’esterno è presente un telo più fine, in mezzo è inserito il vero e proprio isolante, spesso all’incirca 5 centimetri, a doppio strato. Il telo più fine misura circa 5.000 metri quadrati e 3.500 metri quadrati l’isolante». L’investimento ammonta a 60mila euro per il materiale, finanziati all’80 per cento dalla Regione, e a 7mila euro per l’energia necessaria a produrre la neve. «La conservazione della neve inizia ora e proseguirà fino a novembre, quando sarà preparata la pista. - aggiunge il sindaco Valter Nicase - Lo scorso anno la perdita di neve è stata del 50 per cento, in condizioni normali è stimata del 30 per cento: influiscono la zona, le condizioni meteo e la quantità di neve accumulata. In ogni caso è la prima esperienza di questo tipo in Valle d’Aosta e a mio giudizio è positiva. Fare una valutazione puramente economica di costi e benefici è difficile, soprattutto il primo anno. Comunque se non avessimo avuto la neve stoccata, quest’anno non avremmo potuto organizzare nessuna gara, invece ne abbiamo fatto 4, di cui una nazionale. E già questo testimonia che il gioco vale la candela». Il sindaco Valter Nicase conclude: «Questa tecnica diventerà sempre più fondamentale per la stagione invernale. Punteremo nel corso dei prossimi anni ad arrivare ad innevare 2 chilometri di pista per renderla fruibile a novembre. La sfida sarà quella di intercettare le squadre valdostane e non solo, che ora sono costrette a spostarsi per fare i primi allenamenti sulla neve. Lo scorso anno abbiamo avuto l’Asiva e gli sci club ma la pista di soli 800 metri ha costretto a fare i turni. Quest’anno contiamo di arrivare a innevare tra i 1.200 e 1.500 metri».