«4 hotel» di Bruno Barbieri, ha vinto Au Charmant Petit Lac di Champoluc
L’eco-hotel 5 stelle Au Charmant Petit Lac di Champoluc, di Luigi Fosson e della sua famiglia, ha vinto la puntata valdostana del programma «4 Hotel» condotto dallo chef Bruno Barbieri, ispirato al programma «4 Ristoranti», che già aveva visto trionfare il locale sulle piste da sci Campo Base, sempre ad Ayas. Secondi classificati, a pari merito, il Bergman Mountain Hotel di Breuil-Cervinia e il Re delle Alpi di La Thuile. Chiude la classifica Le Massif di Courmayeur. I punteggi: 80 Courmayeur, 89 Breuil e La Thuile, 92 a Champoluc. Bruno Barbieri ha aggiunto 38 punti all’albergo di Luigi Fosson e 35 agli altri 3. All’hotel vincitore è andato il premio di 5.000 euro da reinvestire nell’attività.
La puntata, girata nel mese di febbraio 2022, è andata in onda domenica 25 settembre, in prima serata, su SkyUno, ed è ora disponibile on demand e in streaming su Now. Per il confronto finale tra i punteggi, la produzione, sostenuta da Film Commission VdA, ha scelto il salone del castello Tour de Villa di Gressan, mentre il vincitore è stato decretato in piazza Chanoux ad Aosta, alla presenza degli albergatori e dei relativi staff. Oltre a Fosson, gli altri erano Nicoletta Giordano (Bergman Mountain Hotel di Breuil-Cervinia), Filippo Falzone (Re delle Alpi di La Thuile) e Fabio Leoni (Le Massif di Courmayeur).
Luigi Fosson, rammaricato solo per il punteggio dell’albergo di Courmayeur, è soddisfatto per essere riuscito, insieme ai colleghi, a dare un’idea dell’alto livello qualitativo dell’hotellerie valdostana.
Centrale nel suo hotel è l’attenzione all’ecologia, ancor prima della costruzione dell’albergo nella scelta della geotermia come sistema di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda. Il recupero dell’acqua di docce e lavabi che, prima di essere smaltita, viene raffreddata recuperandone il calore; il raffreddamento dei frigoriferi con l’acqua della falda che, quando diventa calda, contribuisce anch’essa al riscaldamento generale; i numerosi pannelli fotovoltaici e solari; la totale eliminazione della plastica usa e getta, tanto che Luigi Fosson ha regalato agli altri concorrenti una borraccia, sono solo alcune delle strategie attuate sia nella costruzione sia nella successiva gestione della struttura. L’hotel utilizza, inoltre, solo energia elettrica prodotta in Valle d’Aosta, pertanto è a emissioni zero di CO2.
«Abbiamo accettato la sfida, non per vincere, ma per partecipare, poi ci è andata bene e abbiamo vinto» commenta Luigi Fosson. «Siamo appena nati ed era importante utilizzare anche questa leva per essere conosciuti. Avevo in mente che ne uscisse una bella immagine dell’hotellerie valdostana e così è stato: si sono visti hotel, famiglie, una dimensione umana e non asettica. Siamo una piccola regione con grandi potenzialità, solo che ogni tanto soffriamo di complessi di inferiorità. 4 Hotel è stato un modo per promuoverla».
Quanto ai meccanismi del programma, vi è la tendenza a enfatizzare eventuali giudizi negativi espressi dagli albergatori sulle strutture competitor, però Luigi Fosson si è prodigato, al contrario, a trovare aspetti positivi anche negli altri: dal room service al Bergman, che ha permesso la colazione en plein air sul balcone, all’ampia spa del Re delle Alpi, al servizio di salita sulla Skyway offerto a Le Massif.
«Un po’ di spettacolo l’ho fatto nella vita e so che esagerare non è mai bene» commenta. «Sono portato per mia natura a mediare. Certo, il pubblico da casa ricorda chi ha esagerato, ma normalmente sta con l’aggredito, quasi mai con l’aggressore. Quindi chi critica troppo alla fine ne esce male».
Le riprese sono avvenute in una giornata, tante ore di girato che alla fine, grazie a un grande lavoro di montaggio, si condensano in 15 minuti per hotel.
«Bruno Barbieri in questo caso è, prima ancora che chef, uomo di spettacolo, una vera e propria star, in armonia piena con il capo degli autori Nicola Lorenzi. E’ anche una buona forchetta e fa onore alla tavola».