Verrès, notte di paura per il rogo che ha divorato un fienile
È stata una notte di paura quella tra martedì 28 e mercoledì 29 settembre a Grammony di Verrès, al confine di Arnad. Un violento incendio, infatti, ha divorato il fienile dell’azienda agricola di Gianni Pierin e di Savina Costabloz. Nella stalla sottostante erano presenti solo 2 manzi che sono stati tratti in salvo. Il resto del bestiame è ancora all’alpeggio Carlanze a Champorcher. Sul posto sono giunti sul posto i Vigili del fuoco professionisti di Aosta coadiuvati da quelli volontari di Arnad, Verrès, Donnas, Issogne, Hône-Bard e Pont-Saint-Martin. La rapidità e l’efficacia dell’intervento dei pompieri ha evitato che le fiamme si propagassero al resto della cascina e all’abitazione poco distante. Per domare il rogo sono state necessarie ore di lavoro e tutta la giornata seguente è stata impegnata nelle operazioni di bonifica. Il fieno è stato ammassato su un prato bagnato per scongiurare il pericolo di nuovi focolai. Sul posto anche il sindaco di Arnad Pierre Bonel che è un vigile volontario: «I danni sono ingenti. La struttura del fienile in cemento armato non è crollata ma si dovrà capire se è ancora agibile. Nel dramma devo dire che ancora una volta ho visto da parte di tutti un impegno senza riserve nel momento del bisogno». «Noi non c’eravamo - racconta Gianni Pierin - dato che siamo in alpeggio. Siamo stati avvisati dell’incendio dai vicini. Le fiamme hanno distrutto il fienile, che conteneva circa 250 balle di fieno, e il tetto. Non abbiamo ancora fatto una stima dei danni. La nostra azienda è a Verrès dal 1996. Ora siamo costretti a prolungare la nostra permanenza in alpeggio». Il primo a dare l’allarme è stato Rinaldo Bertolin che insieme a tanti altri si è prodigato tutta la notte per aiutare a spegnere il devastante incendio. «Voglio ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, - sottolinea Rinaldo Bertolin - a partire dai Vigili del Fuoco ma anche altre persone che hanno impedito il propagarsi del rogo alla mia azienda a causa del forte vento, mantenendo costantemente bagnati i tetti». I tecnici dei Vigili del Fuoco non si sbilanciano sulle cause dell’incendio e si limitano a dire che «Sono in corso gli accertamenti». Certo è che, visto quanto è accaduto questa primavera, i residenti temono che possa trattarsi di un rogo doloso. Infatti il 2021 è stato un anno maledetto per gli incendi in bassa Valle e, in particolare, proprio nella zona in cui è divampato quello che ha distrutto il fienile di Gianni Pierin e di Savina Costabloz. Il primo caso si era verificato giovedì 25 marzo quando le fiamme avevano divorato il fienile di Gianni Peretto a Donnas. Appena 2 giorni dopo, sabato 27 marzo, un rogo aveva devastato l’azienda agricola a Torretta di Arnad condotta da Paolo Pinet di Issogne. In entrambi i casi furono registrati solo danni materiali, perché né persone né animali rimasero coinvolti negli incendi.