Ancora scintille nella (ex) maggioranza L’Uv battezza il nuovo Conseil Fédéral

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«La nomina del nuovo Assessore è legata in maniera indissolubile alla verifica politica. Stiamo cercando di ridefinire, se sarà il caso, quale sarà il perimetro della maggioranza, una volta definito il confine il passaggio successivo sarà la nomina del nuovo Assessore». Così il presidente della Regione Erik Lavevaz - che da maggio detiene le deleghe all’Ambiente e Trasporti dopo le dimissioni di Chiara Minelli - ha risposto in Consiglio Valle ad una interpellanza della Lega VdA.

«Sono il primo a voler arrivare alla nomina del nuovo Assessore» dice Erik Lavevaz, «Questo non perché i temi che mi trovo a seguire in quanto titolare dell’interim non mi appassionino, la questione è legata al fatto che i due dipartimenti si trovano in questo momento particolare a dover affrontare dossier importanti in tempi stretti e di prospettiva molto lunga, parlo di tutti gli strumenti pianificatori. Ho rivisto un po’ le priorità. Il piano rifiuti va chiuso per evitare sanzioni europee. Un altro tema importantissimo è l’attuazione del servizio idrico integrato, con l’attivazione dell’ambito unico e l’individuazione del soggetto attuatore, questo va approvato entro fine anno. L’Assessorato è comunque presidiato, non abbandonato a se stesso».

Per la consigliera leghista Nicoletta Spelgatti «Da un anno viviamo in una continua verifica politica, ci sono state almeno due crisi dichiarate, una a gennaio e una a maggio, che non sono state risolte».

Bertin interrompe GuichardazLe ultime «scintille» in occasione della seduta di mercoledì scorso, 22 settembre. «Considerato che non è stato possibile intervenire sulle comunicazioni del Presidente, mentre ad altri è stato concesso su argomenti non affrontati dal Presidente stesso nel suo intervento, inviamo la dichiarazione che avrei voluto fare» così scrive in una nota la capogruppo di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz, dopo l'interruzione del suo intervento da parte del presidente del Consiglio Alberto Bertin, in teoria suo compagno di movimento in Pcp.

Dal testo che avrebbe dovuto essere letto in aula, si evince la necessità «Di una verifica politica e programmatica, che Pcp ha chiesto da mesi ma per la quale è finora mancata la disponibilità dei gruppi autonomisti». Ancora: «Non partecipare alle riunioni di maggioranza non significa automaticamente passare all'opposizione. Ma significa compiere un atto eloquente per avere finalmente un confronto politico che finora è stato negato. Ed averlo in tempi brevi». Maggioranza in Consiglio Valle che ora è passata - nei fatti - da 21 consiglieri e 19. E più di qualcuno proprio in maggioranza aveva preso in considerazione la possibilità nel caso Augusto Rollandin fosse stato condannato - facendo scattare una nuova sospensione ai sensi della Legge Severino - di coinvolgere Pour l’Autonomie con il subentrante Giancarlo Stevenin. La prescrizione però ha salvato Rollandin e rimesso nel cassetto questi piani.

Uv, ecco le “new entry”Si è riunito venerdì scorso, 17 settembre, all’Auditorium di Quart il nuovo Conseil Fédéral dell’Union Valdôtaine.

Il «parlamentino» del Mouvement, composto da una settantina di persone, ha eletto 12 nuovi membri, 5 donne (Denise Alleyson con 17 voti, Sara Favre con 22, Martine Peretto con 19, Ylenia Vaser e Iris Voyat entrambe con 15, si erano candidate anche Tiziana Balma, Ivana Blanc, Franca Borre, Nelly Celesia, Renée Glarey, Ines Mancuso, Denise Noussan, Cristina Verraz, Cristina Viglino, Cristina Vuillermin e Milena Zanardi) e 7 uomini (Diego Bollon, Diego Bovard e Daniele Fassin con 26 voti, Ego Perron con 33, Nicolas Praz con 16, Massimo Laurent con 23 e Daniele Grange con 21 voti, si erano candidati anche Salvatore Agostino, Silvano Avantey, Fabio Badery, Lucio Bosonin, Simon Curtaz, Dario Fabiole, Marco Martinod, Dario Pasquettaz, Hervé Quendoz, Serafino Sarteur e Ugo Voyat).

Nelle prossime settimane il Conseil si riunirà per eleggere il Comité Fédéral che, a sua volta, si occuperà di formare le commissioni di lavoro permanenti su turismo ed economia, cultura, salute e sociale, agricoltura e ambiente, presiedute da consiglieri regionali.

Verranno inoltre proposte altre 2 ulteriori commissioni: una di lavoro per la revisione dello statuto unionista, e l’altra che si occuperà del dialogo con le forze autonomiste.

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