Casermetta dell’Espace Mont-Blanc Raddoppiato il numero dei visitatori

Casermetta dell’Espace Mont-Blanc Raddoppiato il numero dei visitatori
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Con un raddoppio di visitatori rispetto all’estate 2020, si è conclusa mercoledì 15 settembre scorso la 14esima stagione di apertura della Casermetta dell’Espace Mont-Blanc, al Col de La Seigne, in Val Veny a Courmayeur (2.365 metri di quota), dopo 87 giorni di apertura continuativa (a partire da lunedì 21 giugno). E’ un centro di educazione ambientale transfrontaliero, oltre che una postazione strategica per l’acquisizione di dati sia di tipo socio-demografico relativi ai frequentatori del Tour du Mont-Blanc sia di tipo scientifico ai fini del monitoraggio degli ecosistemi montani. All’interno della Casermetta, ristrutturata nell’ambito delle azioni intraprese dall’Espace Mont-Blanc nel Programma Interreg IIIA Alcotra Francia-Italia, sono allestiti un plastico del massiccio e diversi pannelli descrittivi, che illustrano gli aspetti naturalistici, ambientali, geografici e storici del territorio.

Quest’anno, complice la ripresa seppur parziale della mobilità internazionale e la meteo favorevole nei mesi di agosto e settembre, si è passati dai 3.422 visitatori del 2020 ai 6.766, quasi il doppio, nel 2021.

«Lungi dagli 11.000 registrati nel 2019, si tratta comunque di un ottimo risultato», commenta Jean-Pierre Fosson segretario generale Fondazione Montagna sicura, che sottolinea la strategicità di questo luogo, «Punto di entrata in Valle d’Aosta dalla Tarentaise, nonché punto di osservazione prioritario sul Monte Bianco».

Nonostante le restrizioni della mobilità internazionale, sono state numerose le nazionalità delle persone transitate alla casermetta, a conferma di come il Tour du Mont-Blanc resti un «prodotto» mondiale. Oltre a una dominante percentuale di turisti francesi (circa il 47 per cento del totale), a fronte dell’assenza di giapponesi e coreani, si registra una forte presenza di statunitensi, israeliani e tedeschi. Si segnala anche quest'anno una buona ripresa degli italiani, pari al 15 per cento. Sospesi lo scorso anno per la pandemia, quest'anno sono ripresi - in collaborazione con l’Equipe Arc-en-ciel, incaricata dalla Fondazione - gli atelier di educazione ambientale, con particolare riferimento ai ghiacciai e alle loro dinamiche (rischi naturali, glaciologia, flora e fauna, sicurezza in montagna, adattamenti fisiologici alla quota ed energie rinnovabili), nell'ambito del progetto IT-CH ReservAqua, con ben 25 appuntamenti (ogni martedì e mercoledì) e 312 partecipanti complessivi.

Fondazione Montagna sicura, che gestisce la struttura in convenzione con il Dipartimento Ambiente della Regione, «Ringrazia per il lavoro svolto - conclude Jean Pierre Fosson - Alessandra Barberis, dipendente addetta per la stagione 2021, e i due stagisti francesi, Etienne Bonino e Lucas Sawosko, reperiti grazie alla pluriennale collaborazione con il Centre de la Nature Montagnarde di Sallanches».

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