E’ stato inaugurato il museo parrocchiale di arte sacra a Perloz

E’ stato inaugurato il museo parrocchiale di arte sacra a Perloz
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Nell’ambito della settimana di Plaisirs de Culture, sabato scorso, 18 settembre, è stato inaugurato il nuovo museo di arte sacra della Parrocchia del Santissimo Salvatore di Perloz, realizzato grazie alla collaborazione tra la Parrocchia stessa, l’Ufficio Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Aosta e la Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali. Il piccolo spazio museale ospita 9 vetrine di cui 4 di grandi dimensioni, destinate ad accogliere suppellettili e arredi sacri di pertinenza della chiesa parrocchiale o provenienti dalle numerose cappelle sparse sul territorio. È possibile ammirare alcune sculture lignee tra cui la delicata Madonna con Bambino del XV secolo proveniente dall’oratorio di Brunelle (che sorge a metà strada tra la chiesa parrocchiale e il santuario di Notre Dame de la Garde) o il gruppo scultoreo raffigurante il Battesimo di Cristo databile alla metà del XVII secolo, che forse un tempo ornava l’altare di san Giovanni Battista della chiesa. Sono esposte numerose oreficerie tra cui dei calici, un ostensorio raggiato, croci astile e reliquiari. Tra questi colpisce il reliquiario in argento risalente all’inizio del XVIII secolo contenente una spina della corona di Cristo, che secondo una tradizione sarebbe arrivata a Perloz tramite un membro della famiglia Vallaise. Proprio alla committenza della nobile famiglia Vallaise, che fino al 1522 aveva eletto la chiesa di Perloz come luogo privilegiato di sepoltura, si deve la presenza nella chiesa di 2 pregiatissime pianete databili tra XV-XVI secolo, che sono ora custodite nel nuovo museo, riposte e protette in appositi cassetti, apribili su richiesta. Tra le opere non bisogna dimenticare un presepe databile alla fine del XVIII secolo disposto in una apposita vetrina. È costituito da 27 statuine in legno dipinto raffiguranti la Sacra famiglia, i re Magi e numerose figure di pastori e pastorelle abbigliati con costumi caratteristici. La progettazione dell’allestimento del museo e la direzione dei lavori sono state affidate all’architetto Luciano Bonetti, mentre gli interventi sono stati appaltati direttamente dalla Regione. L’intervento ha previsto il risanamento delle murature del vano destinato ad accogliere il museo, mediante la realizzazione di una intercapedine esterna; sono poi state risanate e coibentate le murature interne, realizzati gli impianti e infine inserite le teche. Al museo si accede direttamente dalla chiesa parrocchiale, passando dalla cappella del santo Rosario, che si apre a destra della navata, ed è attualmente aperto negli orari di apertura della chiesa stessa. L’allestimento del museo ha inoltre rappresentato l’occasione per la realizzazione di numerosi restauri, soprattutto delle sculture lignee più importanti come il gruppo del Battesimo di Cristo o il Cristo crocifisso della cappella di Marine, diretti e finanziati dalla soprintendenza regionale.

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