I conduttori televisivi Stefano Massini e Massimiliano Ossini al Teatro romano
Dal racconto di testimonianze del presente e del passato al “passo d'uomo”, dalla sopravvivenza alla lezione profonda della montagna, i messaggi che hanno toccato il cuore, durante Plaisirs de Culture, hanno lo sfondo del Teatro romano di Aosta e i volti, ben noti grazie alle loro presenze televisive, di Stefano Massini e Massimiliano Ossini.
Il progetto di “sopravvivenza” di Stefano Massini è nato nel 2019 all'interno della collaborazione con il quotidiano La Repubblica. Le storie hanno preso forma, sera dopo sera, nella trasmissione “Piazzapulita” prima di inaugurare con Andrea Delogu “Ricomincio da RaiTre”. Stefano Massini ha portato racconti, riflessioni, libro e dubbi, nella serata di martedì 21 settembre. I suoi “affreschi narrativi” raccontano di Edith Piaf, dell'amore di Susanne Valadon per il deforme Henri de Toulouse-Lautrec. E ancora del giovane scrittore Honoré de Balzac che intervistò Charles Sanson, il boia della Rivoluzione francese. «Tutto questo è nel mio libro “Manuale di sopravvivenza. Messaggi in bottiglia d’inizio millennio”, - precisa Stefano Massini dal palco - iniziato per La Repubblica quando questo titolo sembrava solo un gioco di parole. I "sopravviventi" siamo io e voi, che siamo qui senza aver superato nessun cataclisma. Eppure ogni giorno il nostro sistema immunitario riceve milioni di attacchi da batteri e miceti, l'inquinamento ci avvolge. La battaglia si combatte in ogni momento, siamo l'eterna vittoria non detta del nostro sistema».
Dopo “Linea Verde”, “Mezzogiorno in famiglia” e “Linea Bianca”, il progetto Kalipè di Massimiliano Ossini ispirato al pensiero lento diventa la sua trasmissione in prima serata su Rai 2. Kalipè è già una serie di libri, il terzo dei quali presentato ieri, venerdì 24, in dialogo con Giacomo Sado. «Sono tornato sulle montagne della Valle d'Aosta in occasione delle registrazioni del mio nuovo programma "Kalipè - A passo d'uomo". - racconta Ossini - Qui ho deciso di scrivere anche il libro. Sono partito dal Monte Bianco dove l'acqua è più pura per seguire il Fiume Dora nel suo percorso verso il Po. L'acqua come metafora preziosa in quanto oltrepassa qualsiasi ostacolo per raggiungere il suo obbiettivo. Mi piace questa immagine dell'acqua fluida piena di forza e tenacia. Così come sono i valdostani». Conclude Massimiliano Ossini: «Kalipè è uno stile di vita, un pensiero e un atteggiamento per affrontare i problemi. È importante godersi l'attimo andando a passo lento e umano, anziché veloce senza un reale obiettivo, e chiedersi: oggi che cosa abbiamo fatto per gli altri?».