«Tennis, senza i campi coperti al Palaindoor la stagione invernale inizia in grave difficoltà»
Corsi di tennis per ragazzi e adulti ridotti all’osso. Il motivo? Mancano i campi per giocare. Fabio Paonessa della Aosta Tennis Academy, società della quale è titolare assieme a Vincenzo Gerbino e con cui collaborano Gianluca Riccardi, Alessandro Finelli, Monica Ostellino e Lorenzo Brunier, non nasconde la sua amarezza. «Abbiamo tentato di proporre a Regione e Comune e delle soluzioni ma senza un riscontro concreto» ammette Fabio Paonessa.
Dietro a questa situazione di stallo, con i corsi per 159 bambini e ragazzi tra i 5 e i 17 anni e 42 adulti che inizieranno lunedì 27 settembre prossimo, c’è il Palaindoor gestito dall’Asva «Con cui da anni abbiamo un contratto di affitto per i 5 campi da tennis che offre la struttura» afferma Fabio Paonessa. Di questi, i 2 coperti venivano utilizzati a tempo pieno nella stagione invernale e ad essi si se ne aggiungevano altrettanti affittati a ore in piazza Mazzini, dal Tennis Courmayeur. A far precipitare la situazione è l’impraticabilità del Palaindoor, attualmente inaccessibile alle società sportive vuoi per motivi di non conformità alle normative anticendio, vuoi perché è stato destinato a centro vaccinale. «Avevamo proposto l’accesso ai campi coperti da un ingresso separato da quello principale - afferma Fabio Paonessa - ma non è stata ritenuta una soluzione percorribile». E quindi? «Siamo costretti a ripiegare sui soli campi coperti di piazza Mazzini - evidenzia Fabio Paonessa - con grandi disagi per noi, per i nostri utenti e anche per gli appassionati di tennis che non fanno riferimento alla nostra società, tra l’altro riconosciuta tra le 20 migliori scuole d’Italia, ma che ovviamente faranno più fatica a prenotare delle ore di gioco vista la nostra presenza». Fabio Paonessa sottolinea: «Di fatto in questo momento possiamo soddisfare un quinto dei nostri utenti. Insomma, sarebbe indispensabile che il Comune si impegnasse in tempi rapidi per risolvere una situazione che appare insostenibile».