Saint-Christophe, all’Atelier 26 per scoprire i sapori delicati della grande cucina francese
Un “ristorante-atelier” all’interno dello storico villaggio Gerardin di Saint-Christophe: è l’Atelier 26 che è nato dalla volontà di creare un luogo che somigliasse ai titolari, due francesi professionisti da anni, Regis Le Vouëdec e Mélanie Lugon, giovani, appassionati e competenti. Lo chef Regis Le Vouëdec vanta svariati anni di esperienza in Francia. «La Valle d’Aosta per me è stata amore a prima vista. - rivela Regis Le Vouëdec - Per Mélanie è in realtà un ritorno alle origini, alle radici familiari che affondano a Entrebin di Aosta e a Quart, dopo aver viaggiato attraverso diversi paesi europei. Per i miei menu lavoro esclusivamente con prodotti freschi ed elaboro i miei piatti attorno a carni e pesci selezionati con attenzione». Ne derivano portate delicate e sorprendenti, curate nei minimi dettagli, dagli abbinamenti di sapori fino a quelli dei colori. Dalla Bretagna, invece, ha portato con sè spezie e prodotti tipici che partecipano all’identita? della sua cucina. Mélanie Lugon, un passato come mai?tre d’hôtel dopo gli studi in comunicazione e mediazione culturale, gestisce con cura e attenzione la sala e la carta dei vini. «Ho iniziato a conoscere i vini e sono rimasta impressionata dal lavoro preciso e meticoloso dei viticoltori, dal loro rapporto intimo con le loro vigne e il territorio - commenta Mélanie Lugon - Nel ristorante per me i cardini essenziali sono il piacere di accogliere i clienti e offrire loro un momento piacevole senza far mancare niente, nonché consigliarli secondo i loro gusti, sia per la scelta delle portate che del vino, curando il servizio del locale. E poi la responsabilità di creare il legame tra gli ospiti e la cucina, di esserne la portavoce». Il locale è risalente al 1800 e si colloca in 2 sale, vecchie stalle ristrutturate e caratterizzate da mura in pietra e volte di mattoni, sapientemente recuperate dagli abili artigiani valdostani Luca Vesan e Michel Favre. Grazie al loro splendido lavoro, il ristorante e? diventato un luogo accogliente che riflette la voglia di convivialità dei titolari. Qui il menu varia con le stagioni. Per iniziare la Tartare de Poisson al pepe di Timut e agrumi confits o il Cappuccino de Champignons aux Escargots (spadellata di lumache alla parigina e chips di prosciutto crudo). Tra i piatti della terra, il Carré de Porc Ibérique cotto alla bassa temperatura con salsa al whisky, tra quelli del mare il Pavé de Thon con caramello di soja, lime e zenzero e cremoso di verdure. Si chiude con un ghiotto e originale “tocco finale”, che spazia dall’imprescindibile assiette di formaggi francesi ai dolci maison, come Le Paris-Brest de l’Atelier 26 (pasta choux e crema pasticcera al pralinato) e Ô Framboise, pasta frolla, biscotto morbido al cocco, gelatina a mousse di lamponi. La carta dei vini selezionata da Mélanie Lugon contempla referenze francesi rosse, bianche, rosé e bollicine - anche al calice - e valdostane, nonché un’interessante scelta di digestivi francesi, scozzesi e giapponesi. «Vorrei proporre un abbinamento tra cibo e vino perfetto - conclude Mélanie Lugon - per fare scoprire al cliente delle chicche provenienti sia dalla Francia che dalla Valle d’Aosta, lasciando spazio anche a vini biologici, biodinamici o naturali».
L’Atelier 26 è aperto il mercoledì sera, poi a pranzo e a cena da giovedì a sabato e a pranzo di domenica. Per maggiori informazioni e prenotazioni tutti gli interessati possono telefonare al numero 0165 18192015.