Caro bollette, Confcommercio: «Urto devastante per le imprese»

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«Siamo fortemente preoccupati per l'attuale situazione legata ai rincari delle bollette dell'energia elettrica e del gas. Ci auguriamo che sia a livello nazionale sia regionale vengano presi dei provvedimenti efficaci al fine di calmierare tali rincari. In un momento così difficile dal punto di vista economico tali aumenti potrebbero provocare un urto devastante per le attività già fortemente colpite». Così Graziano Dominidiato, presidente della Confcommercio-Fipe della Valle d'Aosta, commenta gli annunciati rincari autunnali delle bollette di luce e gas. Aggiunge: «Apprezziamo quanto dichiarato dal senatore valdostano Albert Lanièce ovvero “l'aumento della bolletta non può essere accollato alle famiglie” in quanto tutto ciò non può fare altro che contrarre i consumi e di questo ne siamo fortemente preoccupati».

Cva: «Azioni per ridurre le bollette»

Attività di riduzione delle bollette, ma solo per il mercato libero e non per quello di «maggior tutela» che «subirà l'aumento automatico dei prezzi deciso a livello nazionale, senza che gli operatori possano porre in essere azioni per limitarne l'effetto». La Cva Energie spa, società del gruppo della Compagnia Valdostana delle Acque, «in un'ottica di particolare attenzione per la sua clientela, una volta resi noti gli interventi governativi, comunicherà le proprie azioni per ridurre ulteriormente tali effetti». Il direttore generale Enrico De Girolamo, ricorda che «gli utenti potranno decidere sin d'ora di passare al mercato libero».

L'azienda spiega che «di fronte a quest'improvviso aumento delle tariffe derivante da variabili di mercato non controllabili, un operatore del settore energetico come la Cva Energie non può procedere a una semplice compensazione di tali maggiori costi. Si tratta, infatti, di un settore soggetto alla regolazione dell'Autorità», l'Arera. I casi sono due: «Nel caso del servizio di maggior tutela, i prezzi sono imposti trimestralmente dall'Arera in base all'andamento delle quotazioni sui mercati. Conseguentemente, la Cva Energie, tramite il suo brand Enerbaltea, non può intervenire in maniera autonoma, in quanto obbligata ad applicare i prezzi imposti dall'Autorità». Diverso il caso del mercato libero, in cui «Gli operatori come la Cva Energie possono definire le politiche di prezzo, ma solo per la componente energia, mentre le componenti degli oneri generali di sistema, le spese di trasporto e gestione del contatore, le accise e l'Iva sono nuovamente determinati dall'Autorità e pertanto l'operatore non ha nessuna discrezionalità».

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