In regione tre lanci di insetti Ganaspis brasiliensis per limitare il moscerino asiatico Drosophila suzuki
Il Dipartimento Agricoltura, in collaborazione con l’Institut Agricole Régional, ha avviato nei giorni scorsi un progetto di lotta biologica per contrastare la diffusione della Drosophila suzuki, il moscerino asiatico responsabile di ingenti danni ai vigneti e ad alcune coltivazioni frutticole, quali piccoli frutti, ciliegio e fragola. La Drosophila suzuki rappresenta un problema rilevante per gli agricoltori da quando, nel 2010, è stata segnalata per la prima volta in Valle d’Aosta. Per contenere lo sviluppo dei marciumi su uva causati da questo parassita alieno, i viticoltori sono costretti ad adottare annualmente misure fitosanitarie che comportano un aggravio di lavoro e un aumento dei costi di produzione.
Dopo che ad agosto il Ministero della Transizione Ecologica ha autorizzato il rilascio in natura dell’insetto Ganaspis brasiliensis, antagonista della Drosophila suzuki, un primo lancio è stato fatto nei campi sperimentali dell’Institut: altri due lanci saranno effettuati nei prossimi giorni. Gli insetti antagonisti sono stati forniti dalla fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige che alleva in laboratorio gli insetti. Oltre alla Valle d’Aosta, partecipano al programma di introduzione le Regioni Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, Campania, Veneto e Piemonte, più le Province autonome di Trento e Bolzano.
Studi bibliografici e prove di laboratorio inducono a pensare che il Ganaspis brasiliensis possa essere molto efficace nel contenere le popolazioni diDrosophila suzuki, riportando l’ambiente ad una situazione di equilibrio. Si auspica quindi che quest’arma biologica si dimostri decisiva nel risolvere il problema, portando, nell’arco di qualche anno, la popolazione del parassita al di sotto della soglia di danno. Unico dubbio, che sarà risolto attraverso le verifiche successive ai lanci, riguarda la possibilità di sopravvivenza e di insediamento dell’antagonista nel territorio valdostano.
Un progetto analogo è già stato realizzato con successo in Valle d’Aosta nel 2012, quando l’Assessorato dell’Agricoltura aveva promosso e realizzato l’introduzione del micro imenottero antagonista Torymus sinensis, che ha permesso di risolvere le problematiche fitopatologiche provocate dal cinipide del castagno.