«La situazione si sta normalizzando»
All'istituzione scolastica Manzetti «Manca almeno il 40 per cento degli insegnanti». A dirlo è la dirigente Susanna Occhipinti, a margine dell'inaugurazione - nel pomeriggio di lunedì scorso, 13 settembre - del Centro regionale istruzione adulti (Cria) e dell'istituzione scolastica che, a partire da quest'anno, avvierà il nuovo percorso quinquennale professionale di Gestione delle acque e risanamento ambientale (Gara). «La situazione è pesante, - ha aggiunto - non ci sono più di 40 insegnanti sul diurno e 30 sul serale. Alcuni sono gli stessi, ma parliamo almeno di 60 persone». Questa settimana sono state proposte 4 ore di lezione al diurno e 3 ore al serale. «I genitori si lamentano perché i ragazzi alle 11.30 escono ma non siamo in grado di garantire la copertura».
Insomma, alla fine a caratterizzare l’inizio dell’anno scolastico - lunedì scorso, 13 settembre - non è stata tanto la questione Green pass, quanto piuttosto la mancanza di insegnanti. Le «caselle vuote» alla scuola dell'infanzia, primaria e al Convitto sono state coperte nella quasi totalità entro l'inizio delle lezioni, lunedì 13 settembre, e nei giorni immediatamente successivi le poche rimaste vuote. Nelle scuole secondarie (medie e superiori) le «caselle vuote» erano circa 450. «Ora la situazione si sta normalizzando. - precisa Marina Fey, sovraintendente agli Studi - Da mercoledì scorso, 15 settembre, sono ripartite le chiamate dalle GRS-Graduatorie Regionali Supplenze e con il lavoro terminato oggi, venerdì 17 (ieri per chi legge, ndr) siamo riusciti, in base ai candidati presenti nelle graduatorie, a coprire il 50 per cento dei posti. Tra sabato e l'inizio della settimana prossima l’organico dovrebbe completarsi con le chiamate di competenza dei dirigenti delle singole istituzioni scolastiche (MAD). Pertanto, la settimana prossima le scuole dovrebbero essere in grado di garantire l'orario completo del mattino e, gradualmente, anche quello dei rientri pomeridiani, laddove previsti».
Anche al Liceo Bérard il problema è stato soprattutto la mancanza di supplenti. All’inizio delle lezioni lo Scientifico poteva contare su 57 insegnanti, però ne mancavano altri 17. Tutta la settimana è stato proposto un orario ridotto dalle 8 alle 11.30. Con 49 insegnanti in meno, di cui 8 di sostegno, l’Itpr Corrado Gex ha dovuto ridurre l’orario di frequenza della prima settimana. Per ovviare alle mancate nomine dei supplenti per i primi giorni è stata attivata una chiamata diretta e sono stati coperti i posti vacanti con gli insegnanti di ruolo e gli educatori nominati.
Al Classico la mancata assegnazione delle cattedre ha costretto a non organizzare, per i primi giorni, i pomeriggi per l’artistico e il musicale e per tutta la settimana è stato proposto l’orario ridotto, dalle 8.50 alle 11.30.
Inizio della scuola regolare invece per gli studenti dell’Istituto alberghiero di Châtillon, con tutti i docenti in servizio.
Matite spezzate
Matite spezzate e quaderni di scuola aperti lunedì scorso, 13 settembre - primo giorno di scuola - sono stati lasciati in piazza Deffeyes, sotto Palazzo regionale (foto), da insegnanti precari valdostani. Una protesta simbolica, che aveva come obiettivo sensibilizzare le istituzioni proprio sul problema del ritardo delle nomine dei supplenti nelle varie scuole della Regione.
«E' una protesta simbolica e senza promotori - spiega Alessandra Biagi, insegnante - ma dai contenuti importanti. Al primo giorno di scuola mancano gli insegnanti e molti. Le cattedre sono scoperte». Secondo Alessandra Biagi mancherebbero circa 500 docenti: «Per anni non sono stati fatti concorsi, e l'ultimo ha registrato un tasso di bocciati enorme. Senza parlare della carenza degli insegnanti di sostegno, che non ci sono. E questo è un problema soprattutto per le famiglie».
Disagi che non si ripeteranno«Per fortuna il processo di normalizzazione è in corso e confermo il mio disagio per i ritardi, che ripeto sono originati da una serie di irripetibili concause. - dichiara l’assessore regionale all’Istruzione, Luciano Caveri - Questi disagi mai più si ripeteranno e sono dispiaciuto».