«Zona franca e fiscalità differenziata Temi di attualità per i nostri territori»

«Zona franca e fiscalità differenziata Temi di attualità per i nostri territori»
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«Il tema della zona franca e della fiscalità differenziata è un tema di attualità che riguarda tutta l'Europa e che può permettere a territori particolari come i nostri di creare una politica economica che metta in valore le proprie caratteristiche e il proprio ambiente, con uno sviluppo endogeno duraturo e compatibile con le nostre realtà, che non devono diventare un parco giochi per le grandi metropoli che li circondano, ma produrre uno sviluppo proprio.» A dirlo è stato il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, aprendo i lavori del convegno «Flessibilità fiscale e zone franche: profili giuridici e finanziari», in programma ieri, venerdì 17 settembre, ad Aosta.

L'iniziativa, organizzata dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e dal gruppo di ricerca ASA Autonomie Speciali Alpine, fa seguito all'approvazione di una convenzione tra le Assemblee legislative delle Regioni autonome Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta, i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano e l'Università degli Studi di Udine. «Un accordo che riteniamo particolarmente importante - ha specificato il presidente Alberto Bertin - perché ha dato vita a una collaborazione strutturata tra Autonomie speciali alpine, al fine di mettere a disposizione delle nostre Assemblee legislative uno strumento di riflessione condivisa. Ci auguriamo che questo convegno possa essere di stimolo per iniziative del Consiglio Valle in questa direzione.»

Gli ha fatto eco la professoressa Elena d’Orlando, direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine: «Questo è il primo evento di una serie di incontri e approfondimenti scientifici che hanno lo scopo di creare una sede di dialogo e confronto permanente sulle tematiche delle forme di decentramento asimmetrico del potere, con un focus privilegiato sulle autonomie speciali alpine per indagare lo stato di attuazione delle autonomie speciali, per riflettere insieme sulle prospettive di sviluppo, sulle potenzialità che possono tradursi in nuovi strumenti che, prendendo le autonomie speciali come terreno di sperimentazione, vadano a beneficio del Paese intero.»

Il professor Roberto Louvin, nella relazione introduttiva, è entrato nello specifico della tematica: «La zona franca, che in Valle d’Aosta non è confinata nei libri di storia, trova ai nostri giorni un vistoso recupero di interesse su scala sia interna che europea. Si moltiplicano infatti un po’ ovunque esperienze di forme di fiscalità differenziata e di premialità selettiva, a testimonianza di una situazione di crescente - e non sempre razionalmente governata - concorrenza fra i territori. Sono situazioni che le autonomie speciali si trovano a dover fronteggiare superando ostacoli normativi e situazioni di elevata competizione con le aree vicine o omologhe. Situazioni apparentemente molto distanti fra loro, come quelle portuali e quelle dei territori economicamente fragili di area montana, trovano oggi interessanti punti di convergenza: da qui la necessità di far maturare nell’opinione pubblica, fra gli operatori economici e nelle classi politiche regionali visioni strategiche innovative, all’altezza del livello del confronto politico nazionale ed europeo, uscendo da un quadro di pura retorica rivendicativa.»

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