I volontari della Croce Rossa in lutto per la scomparsa di Paolo Castiglion
Una nuvola di divise arancioni ha accolto davanti alla chiesa di Sant’Orso ad Aosta, il pomeriggio di giovedì scorso, 9 settembre, il feretro di Paolo Castiglion. I volontari della Croce Rossa, con gli occhi lucidi e ancora increduli per l’accaduto, hanno voluto esserci tutti per testimoniare il loro affetto a quel collega così speciale. Aveva 61 anni, Paolo Castiglion, e a rubargli il futuro è stato un incidente in moto, tanto banale quanto tragico, avvenuto sulla strada statale del Moncenisio, nel Comune di Venaus, nei pressi del confine di Stato, intorno alle 14 di lunedì scorso, 6 settembre. Paolo Castiglion, che procedeva a bassa velocità ed era in compagnia di altri centauri, ha perso il controllo del mezzo, forse per un avvallamento del terreno o forse per un malore. L’impatto con il guardrail gli è risultato fatale e a nulla sono valsi i tentativi di salvargli la vita di 2 medici, casualmente sul posto in automobile, che, visto l’incidente, si sono fermati per prestare soccorso. Purtroppo Paolo Castiglion è deceduto sul colpo. Dipendente dell’Heineken di Pollein, era istruttore di Protezione civile - si occupava di logistica, nell’ultima edizione dell’Ultra Trail Mont Blanc aveva gestito la movimentazione degli equipaggi - e autista soccorritore del Comitato di Aosta della Croce Rossa Italiana (vedi il ricordo a fianco nella pagina). Aveva un’esperienza ultradecennale nell’Associazione e, non più tardi di venerdì 3 settembre, aveva svolto un servizio notturno. Molto attivo durante l’intera emergenza pandemica, è ricordato dai suoi colleghi come persona sempre gentile e disponibile. Inoltre era presidente dell’Associazione L’équilibre Vallée d’Aoste che opera in ambiti difficili del disagio sociale, in particolare quello giovanile. Paolo Castiglion lascia la moglie Maria Teresa Serra, i figli Lorenzo ed Emanuele, la mamma Cosetta e la sorella Anna.