«En compagnie», confronto con gli amministratori locali
Un pomeriggio di riflessioni e prospettive sul tema della transizione energetica in Valle d’Aosta, «En Compagnie» è l’evento organizzato dalla Compagnia Valdostana delle Acque con la partecipazione dell’Amministrazione regionale nel pomeriggio di mercoledì scorso, 8 settembre, all’Hotel Billia di Saint-Vincent. L’appuntamento ha rappresentato la tappa conclusiva di un tour in Bassa, Media ed Alta Valle che Cva ha promosso con l’obiettivo di incontrare gli amministratori locali e condividere i risultati e le prospettive del piano regionale per una Valle d’Aosta Carbon Fossil Fuel Free.
È uno scenario complesso quello attraverso il quale il presidente di Cva, Marco Cantamessa, ha tratteggiato la rotta della transizione energetica prevista dai dettami europei e nazionali: una sfida per la quale Cva offre l’esperienza preziosa di una produzione da sempre totalmente rinnovabile e oggi in espansione. «Viviamo in un contesto ideale per rendere la transizione ecologica una realtà - ha affermato Marco Cantamessa - però nessuno ce la fa da solo, è necessaria la cooperazione di tutti coloro che sono impegnati nella ripresa economica, sociale e civile della nostra Regione. “En Compagnie” nasce come occasione di incontro, ascolto e confronto con le istituzioni del territorio».
«Quinto produttore idroelettrico nazionale e tra i principali player nella produzione green, - ha spiegato il direttore generale Enrico De Girolamo - il Gruppo CVA ha un piano strategico al 2025 che prevede sviluppi ambiziosi, che consentiranno un aumento di potenza installata pari a 444 megawatt di nuova produzione eolica e fotovoltaica sul territorio nazionale. L’incremento di produzione verde insieme agli investimenti in innovazione tecnologica e ammodernamenti degli impianti, allo sviluppo di comunità energetiche e ai progetti di efficienza energetica consentiranno un risparmio complessivo di quasi 400.000 tonnellate di CO2».
«L’idroelettrico è sempre stato nei pensieri dei padri dell’autonomia. - ha illustrato l’assessore regionale alle Partecipate Luciano Caveri - Anche oggi la sfida non è solo in favore dell’economia, anche a fondamento della nostra autonomia giuridica: lo Statuto speciale chiarisce la proprietà delle acque e ne disciplina lo sfruttamento per l’idroelettrico. Uscire dalla Madia e avere certezza della proroga delle concessioni e di una giusta regolamentazione delle eventuali gare è importante, così come è indispensabile rafforzare il ruolo di Cva in quanto player di rilievo nazionale nel mercato delle energie rinnovabili. Il futuro ci potrà vedere protagonisti nella produzione dell’idrogeno verde, l’unica fonte energetica che rispetta veramente l’ambiente».
L'assessore regionale allo Sviluppo economico Luigi Bertschy ha evidenziato: «La Regione ha colto la sfida globale della transizione energetica dandosi degli obiettivi a livello locale di decarbonizzazione del territorio entro il 2040. La “roadmap” per la Valle D’Aosta Fossil Free si pone, infatti, un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas climalteranti pari a circa il 75,2 per cento rispetto ai valori del 2017. Considerando che i consumi energetici comportano circa l’80 per cento delle emissioni complessive è chiaro che le politiche energetiche avranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi».
Giorgio Pession, amministratore delegato di Deval ha richiamato l’importante piano di investimenti dei prossimi anni, volto ad ammodernare la rete di distribuzione, con l’obiettivo di rispondere adeguatamente alle sfide dettate dalla transizione energetica mentre nelle sue conclusioni il presidente della Regione Erik Lavevaz ha ricordato che «Ci troviamo a metà di un percorso che, per quanto riguarda l’indipendenza dalle fonti di energia fossili, guarda al 2040: questo è perciò un momento centrale di programmazione per le prospettive non solo dell’energia, anche dei trasporti, dei rifiuti e più in generale della sostenibilità ambientale».