Il Tor taglia il traguardo delle dieci edizioni tra protocolli Covid e un nuovo entusiasmo

Le somme si tireranno alla fine della prossima settimana, quando tutte e 4 le gare della decima edizione del Tor des Géants - ribattezzato TorX - saranno terminate. Per ora è possibile dare solo qualche numero: sono 1.770 gli atleti iscritti alle varie prove organizzate dai VdA Trailers in questa che è la “settimana santa” dei trail valdostani. Gli atleti sono però solo una parte di questa immensa carovana che da Courmayeur andrà a toccare ogni parte della Valle d’Aosta. Accompagnatori, volontari, massaggiatori e addetti alle Basi Vita fanno sì che il numero delle persone accreditate - entro sabato prossimo, 18 settembre - possa avvicinarsi a quota 4.000. Tutte persone dotate di Green pass, perché questa è la prima discriminante del Tor del decennale. Dopo la cancellazione dello scorso anno a causa della pandemia quest’anno lo staff della presidente Alessandra Nicoletti non ha certo voluto lasciare niente al caso. Le restrizioni alle quali ormai siamo abituati da tempo - utilizzo della mascherina, igienizzazione delle mani, mantenimento delle distanze - non fanno parte del patrimonio culturale del mondo dei trail, ma per andare avanti era necessario sapersi adattare. Nelle ultime ore a Courmayeur, peraltro, i sorrisi per il ritorno del Tor erano parecchi, quasi a sottolineare come la mancanza di una manifestazione come questa - nel 2020 - sia stata pesante da digerire. “Si parte con un rinnovato entusiasmo”, ha detto nei giorni scorsi la presidente Alessandra Nicoletti, e c’è da credergli. La macchina dei VdA Trailers si è messa in moto, la partenza di ieri sera del Tor des Glaciers è il preludio del via della gara più attesa, il Tor des Géants. Una volta tanto il nome del vincitore conta fino a un certo punto: le gare di ultra trail sono delle sfide contro sé stessi, prima che al cronometro. E con questo spirito da Courmayeur nelle prossime ore transiteranno poco meno di duemila atleti.