Il Soroptimist Club Valle d’Aosta raccoglie fondi per le donne afghane con il Mercatino Vintage
Il Soroptimist Club Valle d’Aosta è con le donne afghane. E, in segno di solidarietà, aprirà le porte del proprio Mercatino Vintage con l’esposizione di un burqa, l’abito tradizionale imposto dai talebani, che copre integralmente il loro corpo e che ora è drammaticamente tornato a essere il simbolo della privazione di ogni diritto civile e di ogni libertà. Una provocazione? No certo, ma sicuramente un segno di forte protesta e un richiamo a una riflessione per tutte le donne, giovani e anziane, che si recheranno al mercatino.
L’apertura del Mercatino Vintage è prevista da oggi, sabato 4, a giovedì prossimo, 9 settembre, con orario continuato dalle 10.30 alle 19.30 nella Galleria San Grato, in via de Tillier ad Aosta. Verranno esposti capi d’abbigliamento usati e accessori vari. I fondi raccolti con la vendita saranno destinati alle donne afghane, attraverso canali già individuati e definiti anche a livello nazionale. «L’Afghanistan è sempre stato nel cuore del Soroptimist. - sottolinea la presidente del Soroptimist Club Valle d’Aosta Vanna Naretto - Infatti, già nell’ormai lontano 2004, a ricevere il Premio internazionale La Donna dell’Anno fu Joya Malalai, giovane afgana, tenace sostenitrice dell’antifondamentalismo islamico. E ancora nel 2015 all’italiana Selene Biffi, venne consegnato il premio Soroptimist per le sue iniziative a Kabul, dove nel 2009 miracolosamente scampò ad un attentato dei talebani e dove però ritornò poche settimane dopo per ultimare i suoi progetti. Anche lei era a Kabul, ma fortunatamente è stata rimpatriata qualche settimana prima della presa della città da parte dei talebani. A tutta la popolazione va quindi il richiamo del Soroptimist per una partecipazione forte che possa contribuire al successo dell’iniziativa e ad una affermazione non solo nominale, ma vera e concreta del concetto di solidarietà e aiuto. Un grazie particolare va all’Associazione Artisti valdostani e al suo presidente Alberto Ragni che ci hanno nuovamente concesso la disponibilità della prestigiosa saletta».