Un nuovo “degustazione” dedicato all’arte tra i menu di Paolo Griffa al Petit Royal
Nell’estate della rinascita la montagna è protagonista assoluta delle vacanze degli italiani dopo un inverno di restrizioni. A confermare il trend positivo ai piedi del Monte Bianco è anche l’unico ristorante stellato di Courmayeur, il Petit Royal del talentuoso chef Paolo Griffa all’interno del Grand Hotel Royal & Golf, oggi una delle principali mete del turismo enogastronomico alpino. Guidato dalla dinamica general manager Veronica Revel Chion, la struttura è composta da quattro punti di ristorazione e il “Petit” è la punta di diamante grazie a un ambiente luminoso e sofisticato e all’atmosfera rilassata che rasserena gli ospiti.
Il servizio in sala è affidato a uno staff giovane, competente e appassionato: il maître Vadim Vasilewsky affiancato da Federica Tommasini e dal sommelier Alessandro Mantovani. I piatti presentati nei tre diversi menu sono la perfetta espressione della visione ludico-creativa che esprime lo chef con la sua cucina, ispirata alla continua, costante e quasi “maniacale” ricerca delle essenze ed erbe più rare e degli ingredienti più antichi e genuini che offre il territorio. La cucina del Petit Royal ruota sempre intorno all’ospite e ogni piatto è il risultato di un ampio repertorio che coniuga un notevole impatto visivo a tecniche sia tradizionali che modernissime.
“Siamo ambasciatori della Valle d’Aosta grazie al nostro amore per questa terra - commenta lo chef Paolo Griffa - Nessuno della brigata è valdostano ma abbiamo scoperto degli ingredienti locali fantastici, purtroppo spesso sottovalutati. Sono il rispetto e la passione per il territorio che ci spingono a collaborare con i produttori, per valorizzarne i prodotti e tramandarne la tradizione”.
Tre sono le degustazioni disponibili, “I love Aosta” (che prevede ingredienti regionali ma non necessariamente piatti tipici), “Arte”, in cui ogni preparazione richiama opere d’arte o stili di grandi artisti, “Jolly” di nove portate, a mano libera dallo chef. Tra i piatti iconici la Skyline del Monte Bianco, cialda di Fontina, fiori e foglie delle vallate; la trota salmonata di Morgex al profumo di bosco con carpaccio di funghi, tartufo nero e zabaione di larice; il filetto di cervo grigliato e laccato alla resina di pino accompagnato da un’insalata di antiche varietà di patate e salsa Bernese.
“Abbiamo concluso questa stagione estiva con l’ottimismo che da sempre ci contraddistingue. - prosegue Paolo Griffa - C’è interesse da parte di turisti, colleghi e habitué e grande speranza per la prossima stagione. Per l’inverno i piatti clou saranno Arte Tessile - Put Together ispirato a Missoni, un cannellone di pasta farcito con ingredienti valdostani che ha richiesto oltre un anno di lavoro e ricerche, e l’Arte del Mandala - un simbolo spirituale e rituale che rappresenta l’Universo - con testina di vitello, salsa Ravigotte e verdure croccanti.”
Tutti piatti esteticamente colorati, bilanciati e raffinati, che soddisfano vista e palato... E che potrebbero valere la seconda stella della Guida Michelin.