Nella dépendance della Brambilla il nuovo convitto per gli studenti
E’ l’architetto Giovanni Manzoni di Acireale ad aggiudicarsi il concorso per la progettazione del nuovo convitto di Verrès, da realizzare nell'ex cotonificio Brambilla ed annettere al polo scolastico esistente. I progettisti hanno immaginato di calare nell'edificio esistente una struttura metallica, reversibile e indipendente dal guscio murario, da comporre in base alle necessità e adattabile alle molteplici esigenze dello studente.
Giovanni Manzoni è tra i fondatori dello studio Cinque A di Treviso - insieme con Matteo Benigna, Matteo Cecchi, Diego Collini e Marco Gatti - e in questo lavoro è affiancato da Sertec Engineering Consulting per la parte ingegneristica e dallo Studio Bark per lo sviluppo delle immagini.
Il nuovo convitto di Verrès sarà ospitato nel fabbricato denominato «Dépendance ex-cotonificio Brambilla» in via Frère Gilles (il corpo centrale dell'ex filatura ospita attualmente la succursale del Politecnico di Torino) e servirà a rendere più accessibile e attrattiva l'istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès. Con il convitto si realizzerà un campus scolastico comprensivo di tutti i servizi essenziali per l'istruzione e collegato con la realtà produttiva circostante, soprattutto consentirà di dotare la Bassa e Media Valle di una struttura destinata anche ai ragazzi delle vallate laterali, che ora sono obbligati a iscriversi ad Aosta o a Ivrea.
L’intervento prevede la conservazione degli elementi di pregio del fabbricato storico e il completo ripensamento della distribuzione interna, per individuare opportuni spazi destinati ai semiconvittori e ai convittori, quali la zona ricreativa, la zona benessere, la sala da pranzo, le aree destinate a zona notte, nonché tutti gli spazi accessori.
Il progetto verrà sviluppato con una particolare attenzione alle prestazioni energetiche dell’edificio e all’utilizzo di materiali naturali e riciclati. Al piano terra vi sono le aree comuni per le attività conviviali, quali la mensa e lo spazio ricreativo, che hanno una naturale estensione verso l'esterno. L'intero piano risponde al requisito della massima flessibilità. Separano gli ambienti 3 nuclei volumetrici: il blocco servizi, la lavanderia e gli elementi di distribuzione verticale.
Quanto alla zona ricreativa, qui la struttura metallica del soffitto ha il compito di fungere da graticcio a cui agganciare i diversi tools necessari a rendere lo spazio completamente flessibile (tende, pannelli, proiettori, schermi). Nei pressi dello sbarco della scala centrale, ai piani superiori è presente un'area lounge dove rilassarsi. Ogni piano è inoltre composto da 13 camere doppie di cui una per disabili.
Verso sud-ovest il convitto manifesta la sua informalità proiettando verso l'esterno alcuni ambienti della casa dello studente. Qui il volume è dunque impreziosito dalla presenza della scala di sicurezza esterna e della passerella in acciaio zincato. Sulla facciata nord est, una pensilina metallica, totalmente indipendente, copre l'ingresso e le aree esterne.
Il costo di realizzazione è stimato in circa 3,4 milioni di euro.