«Il servizio Rsa/Uap del J.B. Festaz rischia di essere smantellato»
Noi infermieri dell’RSA/UAP J.B. Festaz vogliamo mettere al corrente i cittadini ed esprimere la nostra preoccupazione al riguardo del destino della nostra struttura, la cui convenzione con l’Azienda USL Valle d’Aosta scadrà entro fine anno e dalle ultime informazioni ricevute la più probabile delle ipotesi è che non verrà più rinnovata e che il servizio, attivo dal 2005, verrà soppresso.
Riteniamo che in questo periodo storico sia controproducente non investire in un servizio offerto ai cittadini smantellando un reparto collocato in posizione strategica, a poca distanza dall’Ospedale Parini e facilmente raggiungibile dai parenti dei ricoverati in quanto si trova a poca distanza dal parcheggio di piazza della Repubblica e dalle fermate delle linee autobus.
Il reparto ha una capienza di 20 posti letto che permettono all’ospedale di dimettere i pazienti che hanno superato la fase acuta ma che non potrebbero essere dimessi a domicilio o in struttura. L’RSA accoglie degenti che necessitano di un percorso fisioterapico, oppure non ancora giunti ad un livello di stabilità sufficiente, o ancora pazienti le cui patologie altamente invalidanti non permettono la gestione domiciliare. Nell’anno corrente sono stati effettuati 122 ricoveri fino ad oggi, nell’anno 2020 i ricoveri totali sono stati 153, per cui non riteniamo che ci sia motivo di ritenerlo un servizio non funzionale o superfluo.
In RSA vengono assistiti pazienti per cui si prospetta un iter sanitario a lungo termine, tra cui persone tracheostomizzate, che respirano tramite ventilazione meccanica domiciliare, con patologie oncologiche anche terminali, in stato vegetativo, con sclerosi multipla, SLA, corea di Huntington o in altre condizioni di fragilità per cui è necessaria assistenza infermieristica costante.
L’RSA è una delle rare realtà extraospedaliere valdostane in cui è garantita la presenza del personale infermieristico 24 ore su 24, cosa che diminuisce al minimo e in diversi casi evita del tutto la necessità di ricoveri ospedalieri dei pazienti. Al momento gli infermieri impegnati in organico in questo reparto sono 10, tra i quali possiamo annoverare esperienza pluriennale e master. La struttura è fornita di camere doppie con bagno personale in ogni stanza, una palestra per la fisioterapia e la riabilitazione, letti elettrici, materassi antidecubito, pompe sia infusive che per nutrizione artificiale e computer collegati ai programmi gestionali usl.
Stiamo vivendo un momento di grande incertezza, e siamo allarmati per la mancanza di progettualità nonostante la proposta alternativa fatta, ovvero la trasformazione in una struttura per under 65 non autosufficienti a cui non è mai stato dato riscontro nonostante manchino in Valle d’Aosta strutture di questo genere e questo tipo di utenza venga impropriamente dirottata nelle micro comunità del territorio.
Ad oggi le istituzioni non hanno fornito alcuna risposta al riguardo oltre ad un silenzio allarmante.
I parenti stessi dei nostri assistiti quando giungono a conoscenza della probabile soppressione del reparto esprimono grande preoccupazione per il futuro dei loro familiari, per il loro percorso riabilitativo e di cura e per la loro collocazione, proprio per la difficoltà di alcuni nel poter essere trasferiti in strutture idonee.
In caso non si giungesse ad un compromesso ci chiediamo se e con quali modalità verrà sostenuto il nostro posto di lavoro o se sarà necessario il licenziamento di una parte del personale infermieristico, ricordando la situazione sanitaria di pandemia mondiale in atto in cui i servizi sanitari andrebbero potenziati e non smembrati.
Durante l’ondata invernale di epidemia di Sars-Cov-2 in emergenza per mancanza di posti letto per chi aveva contratto il virus abbiamo dovuto trasformarci in reparto Covid con breve preavviso, abbiamo lavorato con abnegazione in questo periodo difficile e garantito sempre il servizio e la nostra professionalità nonostante i numerosi contagi tra il personale, ma siamo stati gli unici lavoratori del comparto esclusi dal premio Covid senza che ci fosse stata data alcuna motivazione.
Vogliamo anche ricordare lo scopo per cui questa nostra realtà è stata creata, come reparto al servizio della popolazione valdostana ed in particolare dei malati per i quali cerchiamo di garantire assistenza di qualità.