Raimondo Donzel guarda ai 5 stelle E Elio Riccarand chiede i versamenti
Non hanno lo stesso entusiasmo del commissario del Pd Umberto D’Ottavio (vedi articolo in basso) gli altri referenti dei movimenti presenti in Progetto Civico Progressista, ovvero l’ex assessore alle Attività produttive Raimondo Donzel, che rappresenta l’associazione Area Democratica all’interno del Pd, ed Elio Riccarand di Rete Civica.
«Per me è assolutamente un bene che sia stato commissariato un partito che non aveva più i requisiti fondamentali per funzionare da oltre due anni» esordisce Raimondo Donzel «Questo non significa però che non vi siano dei nodi da sciogliere, perché se il nuovo Pd VdA deve essere rifondato da quelli che l’hanno distrutto, allora non ci siamo proprio. Mi sembra che siamo ancora nell’epoca Timpano Sandri - continua Raimondo Donzel - dove all’interno del Pd era tutto un “fai da te”. E poi ci sono 5 consiglieri di Pcp che non stanno rispettando gli accordi economici, ovvero gli impegni che i candidati hanno firmato prima delle elezioni regionali, e come Area Democratica ci aspettiamo che il commissario intervenga su questo».
E come si sta preparando Area Democratica per il congresso rifondatore del Pd VdA?
«Siamo preparatissimi e abbiamo i contenuti. Il rispetto delle regole e la necessità di interpretare Pcp non come un cartello elettorale ma come un progetto politico sul modello del Pd di Letta. Dobbiamo arrivare a coinvolgere anche i Cinque stelle e Adu, come sta facendo il Pd a livello nazionale». precisa Raimondo Donzel.
Area Democratica proporrà un candidato?
«Se ci saranno date risposte positive da questa direzione avremo tutto l’interesse a proporre un candidato. Se il commissario riconoscerà gli accordi firmati dal Pd con Pcp prima delle elezioni saremo ben propensi a proporre un candidato. Altrimenti se il Pd non rispetterà le regole di base non sarà cambiato nulla e in quel momento vedremo il da farsi».
Pronti a uscire? «Per adesso sono positivo e non voglio pensare a questa possibilità. Spero che il commissario faccia rispettare gli accordi, la trasparenza e la chiarezza mi sembrano il minimo visto che dobbiamo rifondare un partito».
E’ davvero possibile un’alleanza Pd e Cinque stelle in Valle d’Aosta?
«Il segretario Enrico Letta corre con i Cinque stelle per il collegio al parlamento, a Bologna addirittura hanno messo dentro i Cinque stelle lasciando fuori Italia viva. - spiega Raimondo Donzel - L’alleanza con i Cinque stelle è un progetto che vale per tutta Italia. È un’idea di nuovo centro sinistra. Progetto Civico Progressista ha anticipato tutto questo. È nato come cantiere aperto e noi dobbiamo andare a vedere se ci sono le condizioni con altri soggetti politici di area per una collaborazione, unendo tutto il centro sinistra valdostano. Ritengo che la prospettiva di Pcp sia la prospettiva più interessante che abbia mai visto la sinistra valdostana negli ultimi anni, non valorizzarla sarebbe un errore gravissimo».
Dello stesso avviso Elio Riccarand, che aggiunge: «Per noi è fondamentale una verifica sulla attuazione del programma di governo concordato ad ottobre 2020, che si è resa necessaria fin dall'inizio dell'anno visto che c'erano dei consiglieri autonomisti che andavano affermando che il programma concordato e che ha consentito la nascita della Giunta Lavevaz non era da considerare la bussola dell'attività della maggioranza. C'è stata una sola occasione di incontro a metà gennaio, - precisa Elio Riccarand - successivamente gli autonomisti hanno evitato qualsiasi confronto ed hanno contrastato varie iniziative e proposte di Pcp in materia di ambiente, trasporti e scelte sull'ospedale. Questo ha determinato le dimissioni di due consigliere di Pcp dalle loro cariche e nonostante questo è continuato un silenzio intollerabile e insopportabile».
Questa maggioranza può continuare a governare?
«L’alleanza fra progressisti ed autonomisti è in questo momento la miglior coalizione possibile per governare. Però ci deve essere un programma concordato e rispettato. - risponde Elio Riccarand - Gli autonomisti hanno firmato un accordo programmatico, poi su alcuni punti si sono mossi diversamente. Ci sono importanti provvedimenti che sono stati bloccati in Giunta o in Commissione. Politiche come quelle sul potenziamento della ferrovia o sulla tutela ambientale vengono osteggiate dopo che erano state inserite nel programma. I progressisti non hanno intenzione di stare al governo per portare avanti la solita vecchia politica inadeguata e dannosa in molti settori, con scarsa visione programmatica, portata avanti per decenni dagli autonomisti. Se si vuole collaborare ci vuole disponibilità anche ad innovare».
E all'interno di Pcp siete riusciti a trovare una «quadra» ?
«Sicuramente uno dei problemi interni a Pcp - ammette Elio Riccarand - è che vi sono alcuni consiglieri regionali troppo compiacenti con gli autonomisti. Un po' più di schiena diritta eviterebbe fibrillazioni e farebbe bene a tutta la comunità valdostana.
Se con il commissariamento ed il congresso il Pd ritroverà unità intorno ad una linea di sostegno al progetto di Pcp, di unità dei progressisti valdostani, allora l'effetto di questo passaggio sarà stato notevole e positivo».
Anche Rete Civica lamenta il fatto che alcuni consiglieri regionali di Pcp non stiano onorando gli accordi, non solo politici: «È un dato di fatto, vi sono 5 consiglieri che non rispettano gli impegni sui versamenti dovuti dagli eletti, impegni sottoscritti per potersi candidare in Pcp. È uno dei problemi da risolvere, l'attuale situazione non è tollerabile».