I docenti non in regola perdono lo stipendio
Col passare dei giorni non accennano a placarsi le polemiche intorno al Green Pass per entrare a scuola e a chi lo dovrà controllare. E' vero che si sta lavorando alla app che permetterà di verificare il documento dei docenti in automatico, nel pieno rispetto della privacy, ma è anche vero che i presidi continuano a protestare puntando il dito contro i ritardi che li stanno costringendo, in questi primi giorni, alla verifica manuale diretta, o da parte di loro delegati, delle certificazioni. Per ora l’operazione è agevole (a scuola si svolgono gli esami per il recupero dei debiti formativi), ma dal 13 settembre, senza app, la situazione potrebbe farsi più complicata.
Nel frattempo il decreto legge del 6 agosto scorso, durante il percorso di conversione in legge, potrebbe essere modificato per correggere alcune criticità emerse nei giorni scorsi. .
I genitori che sostano solo per pochi minuti a scuola non saranno invece tenuti a presentare il documento, così come chi consegna pacchi o svolge altre mansioni "mordi e fuggi" (come ricaricare la macchina del caffè). Un altro nodo da sciogliere, infine, sarà quello dei docenti che hanno fatto il covid da qualche mese, non si possono vaccinare, ma presto vedranno scadere il documento. Bisognerà trovare una soluzione perché questi insegnanti possano restare in classe anche in attesa delle dosi di vaccino.
Intanto, la nota n. 1237 precisa anche cosa bisogna fare nel caso in cui un insegnante non disponga di Green Pass, oppure ne disponga, ma sia irregolare. In particolare, si afferma che il docente sarà considerato "assente ingiustificato" e che, a partire dal 5° giorno, oltre alla sospensione dal servizio, gli sarà comminata anche una sanzione amministrativa.
In più, alla sanzione che incide sul rapporto di lavoro si somma la sanzione amministrativa e pecuniaria per la violazione dell'obbligo di possesso ed esibizione del Green Pass.
Infine, cosa succede allo stipendio nel caso in cui il docente non disponga di certificato da cinque giorni consecutivi?
Il DL 111 prevede che “a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.
Oltre alla sospensione dello stipendio, sono previsti anche lo stop dell'anzianità di servizio e dei contributi previdenziali.