L’assessore Luciano Caveri: «La scuola è stare in aula e vivere in comunità»

L’assessore Luciano Caveri: «La scuola è stare in aula e vivere in comunità»
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«Mai come quest’anno il suono della prima campanella sarà un segnale di speranza per una ripartenza serena e in sicurezza». Alla vigilia dell’avvio dell’anno scolastico in Valle d’Aosta, in programma lunedì 13 settembre, Luciano Caveri (nella foto), assessore regionale all'Istruzione, all’Università, alle Politiche giovanili, agli Affari europei e alle Partecipate, guarda con ottimismo a questo appuntamento.

Nel Paese si avverte un clima di preoccupazione e incertezza per l’inizio delle lezioni, com’è la situazione in Valle d’Aosta?

«La macchina è oliata, anche se la pandemia ha creato attese e apprensioni. Ho condiviso sin dall’inizio la necessità di ritenere che la Didattica a distanza sia da evitare il più possibile e su questo aspetto ci siamo già impegnati nelle scorso anno scolastico. La scuola è stare in aula e vivere in comunità».

L’obbligo di Green Pass per il personale scolastico garantirà un rientro in classe in piena sicurezza?

«La mia opinione è nota e l’ho espressa chiaramente più volte: per garantire la sicurezza ed evitare che i contagi ripartano servirebbe l’obbligo vaccinale. Si è scelto il Green pass e a questo strumento bisogna adeguarsi per senso civico e ragionevolezza. Ricordo le campagne vaccinali della mia infanzia, cui i nostri genitori aderirono in massa, pensando a certe malattie come la poliomielite che ancora colpirono in quegli anni. Spero che chi non si è ancora vaccinato nel mondo della scuola lo faccia al più presto: per sé, per la propria famiglia, per i colleghi e per i suoi alunni».

Che tipo di scuola si possono attendere quest’anno le famiglie e gli alunni valdostani?

«Confido che sia un anno sereno e fattivo. Ci sono tante cose da fare per rendere migliore e più rispondente alle necessità la nostra scuola valdostana. La prima fra tutte è considerare un bene prezioso il numero sempre più ridotto di bambini a causa della crisi demografica. Nessuno dev’essere lasciato indietro. Ad ogni ragazzo deve essere data la possibilità di effettuare una scelta consapevole della scuola superiore per costruire il suo progetto di vita. L’attenzione verso l’Università, compresa la nostra, è conseguente. Non resta che augurare buon lavoro a tutti».

Come trascorrerà il primo giorno di scuola?

«Sarò a Cogne per l’apertura della scuola con la Sovrintendente agli Studi, Marina Fey, persona preziosissima per la sua competenza e il suo impegno. Nel pomeriggio del 13 settembre saremo al Manzetti ad Aosta per salutare chi si è iscritto al Centro Regionale Istruzione per gli Adulti. Migliorare il proprio livello di scolarità non ha età!».

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