La sfiducia nei governi genera soluzioni alternative alla crisi

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Le prime notizie relative a delle reazioni e a delle soluzioni concrete alla crisi economica conseguente alle pesanti restrizioni ai quali sono stati soggetti i ristoranti sono apparse in Francia all’inizio di quest’anno. Sono per ora pochi segnali (pochi ancora per quanto?) di auto-organizzazione da parte di operatori che non hanno più nessuna fiducia nei governanti e che da troppo tempo vivono (sopravvivono) nella paura dei fallimenti delle proprie imprese. Uno dei titoli più rappresentativi di queste soluzioni, apertamente “undergrounds”, la riportiamo testualmente: “Transformer les restaurants en associations ou en clubs pour les rouvrir”. In pratica si sarebbe prospettato per i gestori di attività commerciali, come appunto i ristoranti, ma anche bar ed alberghi, al fine di superare chiusure obbligatorie o l’imposizione di richiedere il Green pass ai clienti e così rischiare di perderne moltissimi, di convertire i propri locali pubblici in club privati. Su alcuni siti viene spiegato che il tutto potrebbe avvenire facendo firmare ad ogni utente un’adesione per una specifica associazione creata ad hoc con un versamento evidentemente solo a titolo simbolico di 1 euro. In questo modo la clientela potrebbe accedervi, in quanto luogo non aperto al pubblico, senza dovervi esibire alcuna certificazione. Un’altra possibilità già messa in atto da qualche mese è stata la riconversione di alcuni ristoranti in “cantines ou restaurants d'entreprise”, in pratica in mense aziendali, con gli stessi vantaggi. Praticamente attraverso questo escludersi o tirarsi fuori dai classici inquadramenti ufficiali, con tutte le attuali limitazioni in atto o che potrebbero ripresentarsi, si riproporrebbero in forma moderna quelle economie e reti relazionali (in futuro anche il baratto ritornerà più in auge, così come altre diffuse forme di collaborazione all’insegna dell’aiutarsi a vicenda) in piccola scala ma efficienti e basate sulla conoscenza personale tra i vari attori in gioco. Se, fino a qualche anno fa il termine “riciclare” sembrava poter essere limitato a fornire una seconda vita a materiali reimpiegabili, adesso più che mai il reinventarsi costituirà delle vere e proprie uscite di sicurezza personali e delle occasioni di rinascita. Ed in Italia, dove già prima della comparsa del Covid la fiducia nei politici e nel sistema giudiziario aveva raggiunto dei livelli minimi storici? Le risposte si erano già viste nel moltiplicarsi degli ecovillaggi e delle scuole di auto-organizzazione familiare. La reazione del cosiddetto “sistema” a questo aumento dell’abbandono della scuola pubblica non si fece attendere. Se prima chiunque avesse deciso per una forma privata di educazione dei propri figli (possibilità permessa dalla legge) aveva l’obbligo di far loro sostenere un esame al termine di ogni ciclo scolastico, adesso l’obbligo è stato portato al termine di ogni anno. Come dire che ai detentori del potere fanno molta paura tutte le iniziative che sottraggono le persone al loro controllo.

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