“A Ollomont accoglienza discreta, mi sento a casa” Cittadinanza onoraria alla ministra Marta Cartabia
«A Ollomont mi sento a casa». Con queste parole la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha accolto sabato scorso, 21 agosto, il conferimento della cittadinanza onoraria dalle mani del sindaco David Vevey nel corso di una cerimonia semplice, nella piazza del paese. «Da diversi anni con la mia famiglia sentiamo questo luogo bellissimo come una vera seconda casa, da cui non si vorrebbe mai andare via. - ha detto Marta Cartabia nel suo breve intervento - Una caratteristica di Ollomont ci ha subito colpiti, oltre alla sua bellezza: la sua accoglienza discreta. Siamo arrivati qui quasi per caso, invitati da qualcuno che già conosceva questo posto, e ciò ha significato per noi sentirci bene, fare parte di una comunità che ti fa sentire a casa e ti fa venire voglia di rimanere». «Per me casa significa tre cose. - ha proseguito la Ministra - Innanzitutto accoglienza. Poi operosità perché quando si è a casa si fanno tutte le cose che non si ha tempo di fare normalmente: non per niente in tutti i miei ultimi libri è stata grande l’importanza di Ollomont. Infine significa autenticità. In montagna si cammina, si sale, si fa fatica, si incontrano imprevisti. Il cammino non è solo un’attività piacevole, la mia prediletta, ma è pure una perfetta metafora della vita. Camminare in questa bellezza è una possibilità davvero preziosa».
Prima della cerimonia - grazie all’interessamento del sindaco di Ollomont David Vevey - il presidente del Celva Franco Manes, il sindaco di Charvensod e componente del CdA del Celva Ronny Bobey e il sindaco di Arvier e coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Unités des Communes Valdôtaines Mauro Lucianaz hanno portato alla ministra Marta Cartabia il saluto istituzionale del sistema degli Enti locali della Valle d’Aosta. «Nel corso dell’incontro, in un clima cordiale e costruttivo, - si legge in una nota del Celva - sono stati affrontati alcuni temi prioritari per gli enti locali valdostani, tra cui il ruolo e le responsabilità dei Sindaci e degli amministratori pubblici nel contesto montano e la richiesta di attenzione sempre maggiore ai territori di montagna e ai piccoli Comuni da parte del Governo. A Marta Cartabia è stato consegnato a nome del sistema degli Enti locali valdostani un documento sintetico in cui sono stati evidenziati i temi affrontati». «L’approvazione di una Legge sulla Montagna e, più in generale, la condivisione di un quadro normativo organico, riveste carattere di urgenza e imprescindibilità, tenuto conto anche del riconoscimento, espresso a più riprese da parte del Governo, della centralità della Montagna nelle politiche di rilancio del Paese. - si legge nel documento - La normativa deve porre particolare attenzione al ruolo degli amministratori comunali, individuando gli strumenti per sollevarli dalle responsabilità legate ai rischi dell’amministrare in montagna, ma non direttamente riconducibili al loro operato, garantendo, al tempo stesso, la corretta gestione e l’ottimale fruizione del territorio. È quantomeno opportuno proseguire il percorso di riforma della giustizia, con interventi mirati sulla pubblica amministrazione, in primis addivenendo all’eliminazione del reato di abuso di ufficio per gli amministratori pubblici. All’interno di un rinnovato e organico quadro normativo e di rafforzati modelli di governance della Montagna, è necessario individuare opportune e mirate misure finanziarie e introdurre una fiscalità di vantaggio per le aree montane. Occorre inoltre ragionare attentamente, in maniera condivisa, sul ruolo futuro degli enti locali per quanto riguarda l’impiego autonomo e coordinato delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».