Gioele Agostino da Cogne, il vincitore (a sorpresa) del Champion d’Eté
“In molti, per prendermi in giro, mi dicono di aggiungere una Z in fondo al mio cognome, per sembrare più valdostano. Ma è una cosa che si dice per ridere, non mi sono mai sentito discriminato per le mie origini calabresi”. Gioele Agostino, il nome nuovo della rebatta, sorride quando gli si fa notare come sia stato il primo giocatore con cognome del Sud Italia a trionfare al Champion d’Eté di rebatta.
Storia di poche settimane fa, era sabato 7 agosto a Valpelline: in finale Gioele Agostino, che a fine settembre compirà 23 anni e nella vita lavora in un’azienda di trasporti, ha sconfitto Laurent Guichardaz, altro giocatore che come lui arriva da Cogne.
Quel giorno a Valpelline Gioele vestiva però la divisa del Doues, la sezione per la quale gioca (e vince) in questo 2021. Con la squadra B dei doyard in primavera ha vinto lo Scudetto e adesso si è ritagliato questo successo individuale decisamente importante. “Che dire? L’annata è quella buona. Speriamo di essere bravi in autunno a migliorarci ancora e a ripetere la primavera”.
Gioele Agostino non è però di Doues. “E’ successo che prima di iniziare il campionato primaverile, qualche mese fa, a Cogne non riuscivamo a fare una squadra di Prima o Seconda categoria. Sono dovuto andare a Doues, ma visto quanto è successo ho fatto bene”, racconta ancora il giocatore. Cogne, però, resta sempre nel suo cuore. “Sono nato ad Aosta ma ho sempre abitato a Lillaz con mia mamma Zita Glarey e mio papà Domenico. Per un certo periodo la famiglia si è trasferita a Cretaz, ma adesso io sono tornato nella casa dove sono cresciuto, di nuovo a Lillaz”. Infanzia e adolescenza a Cogne, dove ha imparato i rudimenti della rebatta grazie al nonno materno Cesare Glarey. “E’ lui che mi ha fatto scoprire questo sport popolare. Ha giocato spesso e volentieri con me e mi segue sempre. Io ho difeso la maglia del Cogne in quasi tutte le categorie, dalla Prima alla Quinta. Mi manca all’appello la Terza, ma va bene così”.
A Cogne - e nel mondo della rebatta - il suo cognome non è mai stato pesante da portare. “Ripeto: mi prendono in giro dicendomi di mettere la Z e di diventare Agostinoz. Nella rebatta sono il primo a vincere con un cognome prettamente non valdostano? A dirla tutta non ci avevo dato mai troppo peso”. Agostino - senza zeta - trionfa quindi anche nella rebatta, tanti anni dopo i successi nel fiolet. “Ma Turi, l’ex consigliere regionale che giocava nel Porossan, non è mio parente”, sottolinea Gioele Agostino.