Il circo e la musica chiudono Spazi d’Ascolto Doppio appuntamento al Castello di Introd
Si conclude oggi, sabato 21 agosto, con gli ultimi due appuntamenti, il Festival del Castello d’Introd - Spazi d’Ascolto organizzato dall’associazione culturale Strade del Cinema. Alle 17.30 il Circo Carpa Diem - con il duo formato da Luca Sartor e Katharina Gruener - si esibisce in uno spettacolo buffo, tenero e surreale intitolato “Doppio zero”, un viaggio nel tempo e nei sentimenti accompagnato dalle canzonette degli anni Cinquanta, dalle cronache radiofoniche e da quella voglia di vivere che si respirava negli anni della ricostruzione.
Alle 21.45 l’associazione culturale Otolab - con Massimiliano Gusmini, Silvio Mancini e Daniele Mancini - presenta “OT-E”, una “live audiovisual performance” nata durante il confinamento che abbina esplorazioni ottiche e musicali. Sul piano visivo, un flusso magmatico e organico, ottenuto tramite modulazioni di feedback video-digitale che deforma immagini generative astratte e riprese video, accompagna l’audio con pulsazioni stroboscopiche e induce lo spettatore a sperimentare un’illusione pareidolitica. Sul piano musicale e sonoro lo spettacolo persegue un’evoluzione delle sonorità e delle ritmiche in una modalità rutilante e stratificata in continuo addensamento e rarefazione.
I biglietti di ingresso costano 10 euro (5 euro per chi ha meno di 18 anni). Per il circo Carpa Diem la tariffa ammonta a 10 euro per gli adulti e a 3 euro per i bambini. Per evitare assembramenti la biglietteria apre alle 20 e i cancelli alle 20.45. E’ possibile prenotare il proprio biglietto sul sito www.festivalintrod.it. Gli spettacoli si svolgono sulla spianata del Castello (in caso di maltempo o di tempo incerto nella struttura di Maison Pellisier a Rhêmes-Saint-Georges).
La quattordicesima edizione del Festival - che ha alla regia il direttore artistico Enrico Montrosset - era iniziata mercoledì scorso, 18 agosto, con “La cortesia dei non vedenti” messo in scena dall’attore Giuseppe Cederna.
Giovedì 19 agosto il politologo francese Gilles Kepel ha tenuto un’illuminante conferenza dal tema - quanto mai attuale - dell’evoluzione dei rapporti tra Occidente e Medio Oriente in relazione alla pandemia, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Il ritorno del profeta”. Alla sera, Valeriano Gialli ha rappresentato il suo “Omero/Odissea”. Un cubo di luce e fuoco ha costituito l’essenziale scenografia di un recital fatto di parole e suoni, dove l’immaginazione è stata l’unica grande protagonista. Le vicende di Omero trasportate dalla voce di Valeriano Gialli hanno incontrato l’attualità nella musica di Vasco e Jovanotti, creando parallelismi e confronti tra la realtà di tremila anni fa e quella di oggi.
Ieri, venerdì, nel pomeriggio Milly Barbara e Debora Serra hanno presentato il libro “Geni dell’ombra, storie di grandi menti alle quali è stata soffiata l’idea” mentre in serata Gavino Murgia al sax e la voce narrante di Marcello Fois hanno proposto il dialogo tra musica e parole “L’infinito non finire”.