Insegnanti, uno su cinque non è ancora vaccinato Ricoveri: Valle d’Aosta lontana dalla soglia «gialla»

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Scende ancora e si attesta ad 1,1 l'Rt che la scorsa settimana era ad 1,27, a livello nazionale. L'ulteriore ribasso conferma una tendenza in atto già da alcune settimane (il 6 agosto era ad 1,56) e porta l'indice di trasmissione del virus vicino all'1. E' il risultato del monitoraggio della Cabina di regia. Nessuna Regione cambia colore perché l'occupazione dei letti di terapia intensiva è sotto il 10 per cento. L'incidenza è sopra la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti ed in leggero aumento (è passata da 73 a 74) segno che si potrebbe essere vicini al picco di questa ondata.

In particolare in Valle d’Aosta è al 4,8 per cento l’occupazione di posti letto in area medica da parte di pazienti Covid: la soglia che fa scattare il cambio di colore alla regione è del 15 per cento. La percentuale di occupazione di posti letto in terapia intensiva è sempre uguale a 0. L’incidenza nel periodo compreso tra venerdì 13 e giovedì 19 agosto è di 73,4 casi per 100mila abitanti secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute.

Ieri erano stati rilevati 5 nuovi casi positivi al Covid-19 a fronte di 376 persone sottoposte a test, 2 i guariti.

Salgono così a 162 gli attuali contagiati di cui 3 ricoverati all'ospedale regionale Umberto Parini (nessuno in terapia intensiva). E' quanto si legge nel bollettino della Regione Valle d'Aosta sulla base dei dati dell'Usl VdA. Le vittime dall'inizio della pandemia restano 473.

Giovani da tenere sotto controllo

Gli esperti invitano a proseguire con la vaccinazione e le amministrazioni locali a non ridurre l'attività di tracciamento. Vi è infatti una elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici, che vanno tenuti sotto controllo.

L’attuale impatto della malattia sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva - sempre a livello nazionale - sono in aumento.

Tampone “scontato”, ecco dove

La convenzione firmata da Ministero della salute, Commissario per l’emergenza Covid-19, Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite, che chiede di abbassare i prezzi dei tamponi in farmacia, portandoli a 8 euro per i minorenni (dai 12 anni in su) e 15 per tutti i maggiorenni, ha trovato 3 adesioni in Valle d’Aosta. Si tratta della Farmacia Fabbri di Nus, di quella di Châtillon e di quella del Villair di Quart. L’accordo tra Federfarma ed il Governo è facoltativo, le farmacie possono comunque aderire in qualsiasi momento.

I tamponi gratuiti

Il Governo regionale è intenzionato a prorogare il servizio di tamponi gratuiti - sia antigenici rapidi, sia molecolari - nell’area Drive-In allestita all’Espace Aosta. Provvedimento adottato in Giunta a fine maggio, partito poi a giugno con l’intenzione di arrivare fino alla fine di agosto. Un centinaio al giorno quelli disponibili, da prenotare tramite Cup telefonando al numero 0165 548387.

Per ciò che riguarda il Green pass per i docenti non vaccinati, nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è stato chiaro: «Non è previsto un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax», gratuità prevista solo quindi per chi non ha la possibilità di vaccinarsi. Assolutamente d’accordo l’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri: «C’è chi insiste a chiedere i tamponi gratis per i no vax nella scuola valdostana. La questione è chiusa dalle decisioni assunte a Roma su cui, per altro, sono d’accordo».

In Valle d’Aosta risultano 1.040 lavoratori della scuola non ancora vaccinati e quindi non in regola per il Green pass reso obbligatorio. Su 4.442 tra docenti e personale non docente, risulta in regola con la copertura vaccinale il 76,58 per cento. Su 3.385 insegnanti valdostani, ne mancano all’appello 734 (21,7 per cento), mentre tra il personale non docente sale al 29 per cento la percentuale di non vaccinati (306 persone). Il dato dei docenti comprende anche l’Università e il Conservatorio. Il personale non docente comprende il personale tecnico-amministrativo regionale, quello dei Comuni e delle Unité des Communes che opera in ambito scolastico.

Vaccini ai sanitari, le cifre

Per ciò che concerne invece il personale sanitario, sono circa 230 le persone che non hanno ancora effettuato il vaccino: una settantina non ha presentato alcuna giustificazione. In particolare a mancare all’appello sono, tra gli altri, una trentina di medici, un’ottantina di infermieri, una trentina di oss, una decina circa di ostetriche, fisioterapisti e tecnici di radiologia.

Il decreto-legge numero 44 del 1° aprile 2021 prevede l’obbligatorietà della vaccinazione anti Covid per tutto il personale sanitario, pena l’assegnazione del personale a diverse mansioni fino alla sospensione della retribuzione.

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