Anche in Valle d’Aosta la «Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo»

Anche in Valle d’Aosta la «Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo»
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Domenica scorsa, 8 agosto, nella «Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo», istituita in ricordo di tutti gli italiani caduti sul lavoro e in memoria della tragedia di Marcinelle - in Belgio - avvenuta l'8 agosto del 1956 (un incendio scoppiato nella miniera di carbone del Bois du Cazier presso Marcinelle causò la morte di 262 persone, di cui 136 italiani) il Console regionale della Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro, Ezio Togniettaz, ha commemorato il 65esimo anniversario della tragedia alle 10 presso il cippo delle vittime del Col du Mont in via Lavoratori Vittime Col du Mont. Nel suo discorso, Ezio Togniettaz (foto) ha ricordato l’esodo di contadini che non sapevano cosa fosse una miniera e che da un giorno all’altro si trovarono nel ventre della terra. Nel 1979 proprio lui, Ezio Togniettaz, allora giovane ingegnere emigrato in Belgio e specializzato nell’installazione dei rilevatori antiincendio, anti gas e pianificazioni della sicurezza, scese, con un montacarichi che fungeva anche da ascensore per il personale, nei 900 metri della profondità della miniera di Piéton, a circa 20 chilometri da Marcinelle, per proseguire per ulteriori 700 metri, in una galleria a piano inclinato, nella quale la banchina di transito pedonale era condivisa con il nastro trasportatore del minerale estratto. Si fermò in una camera da cui si diramavano a raggiera altre gallerie e lì, sbalordito, incontrò i minatori, coperti di nero con gli occhi arrossati dalla polvere, «Minatori che nascondevano una nudità quasi totale limitata dalle sole mutande e scarponi». Una ricorrenza per ricordare anche i lavoratori nelle miniere della nostra regione.

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