Per Alpages Ouverts un successo crescente
Di volta in volta, anche in occasione di questa edizione 2021, gli appuntamenti di Alpages Ouverts fanno registrare una sempre maggiore partecipazione. I numeri non mentono: circa 300 persone a Valtournenche, all’alpeggio Batsé durante la prima giornata di sabato 17 luglio, 350 visitatori all’alpeggio La Nouva sabato 7 agosto nel vallone di Saint-Barthélemy (si veda articolo in basso) e 550 giovedì scorso, 12 agosto, all’alpeggio Litteran, nel Comune di Brusson, gestito da Luigi Peretto, con la moglie Claudia Vuillermoz. Con loro, in alpeggio d’estate anche i figli Christian, studente dell’Institut agricole régional, e Diletta, studentessa universitaria a Torino in Scienze della comunicazione.
Una bella giornata di sole, quindi, che ha attirato un sacco di gente tra turisti e moltissimi valdostani. Tra i tanti, anche la “sfilata” di politici tra cui l’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Davide Sapinet. Non poteva mancare Augusto Rollandin che a Brusson è di casa.
Al di là della politica, Luigi Peretto, classe 1980, è soddisfatto di come si sia svolto questo appuntamento con Alpages Ouverts ai bordi del lago Litteran, per un giorno preso d’assalto da giovani, anziani e bambini, quasi come essere al mare.
«Siamo a Litteran dal 2016 - dice Luigi Peretto - mentre fino ad allora abbiamo sempre tenuto i nostri animali nel fondovalle a Pont-Saint-Martin. Abbiano voluto provare una nuova esperienza e a distanza di 5 anni posso affermare di avere fatto la scelta giusta. Già mio nonno paterno Marino aveva le bestie e durante l’estate, quando io ero adolescente, mio padre e mia madre - Michele Peretto e Laura Perin Riz - mi mandavano con lui a guardare le mucche e a fare i lavori di campagna. Questo perché studiare non mi piaceva troppo; secondo mio padre quello era per me un castigo. Tanto è vero che anche durante le vacanze di Natale mi mandava a lavorare in stalla. Io invece ho imparato ad appassionarmi alle mucche e a lavorare la terra; con mio nonno stavo bene e quando avevo 22 anni, nel 2002, da solo, ho preso io le redini in mano. Mio nonno era riuscito a trasmettermi la passione per il mondo agricolo e l’allevamento che svolgo tuttora».
Luigi Peretto non nasconde, però, le difficoltà di un mestiere «sempre più assediato dalla burocrazia che ormai obbliga a porre sempre maggiore attenzione per una corretta gestione della nostra attività, dalle anomalie che creano ritardi nei pagamenti dei contributi europei alla presenza del lupo con cui bisognerà imparare a convivere. La passione in questo lavoro gioca un ruolo molto importante, altrimenti la scelta di vita sarebbe un’altra!».
«Anche questo appuntamento è stato un successo - commenta Edi Henriet, direttore dell’Association Régionale Eléveurs Valdôtains - Ciò significa che la gente ha voglia di conoscere questo nostro mondo e la genuinità delle bontà prodotte nei nostri alpeggi, in primis la Fontina Dop».
giovedì a Pila
Il prossimo e ultimo appuntamento con l’edizione 2021 di Alpages Ouverts è in calendario giovedì prossimo, 19 agosto. Sarà la volta dell’alpeggio Grand Grimod a 2.100 metri di quota situato nella conca di Pila, nel Comune di Gressan, a ospitare i visitatori, accolti dall’allevatore David Brunet e dai suoi familiari.
Per arrivare al Gran Grimod, bisogna raggiungere il parcheggio Gorraz di Pila che si trova al termine del tunnel. Da lì proseguire a piedi lungo il tragitto indicato dai cartelli posizionati dall’Arev. Si arriva a La Nouva in circa 1 ora e 30 minuti di cammino.