Raimondo Donzel sollecita la verifica Gli alleati gettano acqua sul fuoco
La definisce «Verifica fantasma» e sostiene: «Non sarebbe serio riconvocare un Consiglio regionale senza aver fatto la verifica di maggioranza e scaricando responsabilità politiche su chi non accetta di continuare a lavorare con gli occhi bendati». Parole del coordinatore di Area Democratica-Gauche Autonomiste, Raimondo Donzel, il quale aggiunge che «Il tentativo» degli autonomisti di governo «Di isolare le consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli è ampiamente fallito» perché «Larga parte dei sostenitori e dei simpatizzanti del Progetto Civico Progressista, nonché i tavoli di lavoro, si sentono rappresentati proprio dalla voce delle due consigliere».
Area Democratica forma, con il Partito Democratico di cui è un'associazione interna e Rete Civica, il Pcp-Progetto Civico Progressista. Da metà maggio, con le dimissioni da assessora all'Ambiente e ai Trasporti di Chiara Minelli e da presidente della quinta commissione Servizi sociali di Erika Guichardaz, si è aperta una crisi di giunta mai arrivata a soluzione.
Raimondo Donzel ricorda che «Il presidente della Regione Erik Lavevaz a gennaio promise incontri periodici con le forze politiche per affrontare i nodi più delicati del programma: incontri, salvo un episodio con scena muta dei consiglieri Uv e autonomisti, zero».
L'ex segretario regionale del Pd ed ex assessore regionale aggiunge che «Parlare dei problemi degli altri senza avere le idee chiare in casa è curioso».
No a crisi al buio«È evidente a tutti che la sentenza della Corte dei conti entra con forza nel dibattito, già vivace, sulla situazione politica della Regione Valle d'Aosta». Lo scrive in una nota il commissario del Partito Democratico della Valle d'Aosta, Umberto D'Ottavio. «L'occasione della pausa estiva può permettere una riflessione più distesa e di prospettiva, comunque entro la ripresa di settembre».
Il Pd «Vuole contribuire ad una soluzione positiva e lo farà dando il suo contributo politico e programmatico. Lo farà in autonomia e in collaborazione con le componenti del Progetto Civico Progressista, attraverso gli eletti che fanno riferimento al nostro partito, con l'obiettivo di rilanciare la maggioranza consiliare».
Umberto D'Ottavio aggiunge: «Non è questo il momento di crisi al buio, soprattutto di fronte da un lato ai rischi di ripresa della pandemia e dall'altro all'occasione positiva, che tutte le Regioni stanno affrontando, offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza». Il commissario del Pd VdA, in Valle da metà luglio dopo le dimissioni della segretaria regionale Sara Timpano, conclude: «Non si sta insieme a qualunque costo, è vero, ma l'importante, per noi, è che il costo non ricada sui cittadini» valdostani.
Lunedì prossimo, 16 agosto, Progetto Civico Progressista organizzerà un incontro tra le sue componenti. Non decolla invece il confronto con gli autonomisti.
«Abbiamo fatto una riunione dell’esecutivo lunedì scorso durante la quale abbiamo analizzato i vari fronti sui quali siamo impegnati, e naturalmente ne abbiamo parlato. - riferisce Albert Chatrian coordinatore di Alliance Valdôtaine - E’ naturale che siamo disponibili a partecipare a tutti gli incontri richiesti, da questo punto di vista non c’è nessun problema. Il fatto - e rischio di risultare ripetitivo - è che sono state loro a dare le dimissioni, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz. Dopodichè abbiamo fatto ben sei riunioni del Consiglio Valle. Siamo sempre disponibili al confronto, però prima si chiariscano al loro interno» riferendosi al Progetto Civico Progressista. «Il nostro “faro” resta il programma, siglato - anche con loro - lo scorso ottobre. E non passi inosservato il fatto che con gli altri cinque consiglieri di Pcp sulle varie questioni una sintesi è sempre stata trovata».
Sulla stessa linea d’onda Cristina Machet, presidente dell’Union Valdôtaine: «L’obiettivo del Mouvement è la stabilità. - spiega - Non servono crisi di governo in questo periodo, quando ancora vi è da gestire l’emergenza Covid, mai finita. Con Progetto Civico Progressista, con tutti e sette i suoi consiglieri regionali, esiste un dialogo e vi è accordo sostanziale sulla stragrande maggioranza delle questioni. Certo, ci sono i nodi dell’ospedale e di Cime Bianche. Però l’Uv è piuttosto spettatrice rispetto a una crisi interna a Pcp. Vi deve essere un chiarimento interno con le due consigliere dimissionarie che, bisogna riconoscerlo, rischiano di creare un certo disequilibrio. In questi giorni ho avviato i dialoghi per arrivare a settembre con un quadro chiaro. E la prossima settimana incontrerò il commissario del Partito Democratico valdostano».
«Barmasse inadeguato»
Sempre sul fronte politico infine arrivano le «bordate» di Fratelli d’Italia all’indirizzo dell’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse: «Considerato il periodo di prova dell'incarico di governo ampiamente scaduto e gravemente insufficiente per sua conclamata incapacità politica e amministrativa, - si legge in una nota diffusa ieri, venerdì 13 agosto - nell'evidenziare queste nuove lacune e iniziative inopportune che si aggiungono alle pregresse avvenute nell'ambito del suo Assessorato (furbetti del vaccino, assunzioni parentali interinali, mancata attuazione presidio epidemiologico ex Legge Regionale 8 del 2020), ribadiamo la nostra convinzione che il dottor Barmasse non sia adeguato a ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità».
«Non ci stupiamo neanche più che le forze presenti in Consiglio Valle, - conclude la nota - in particolare quelle di opposizione solo nominale, non giungano alle stesse nostre conclusioni e che trovino solo convergenza per organizzare un consiglio straordinario di protesta istituzionale per le recenti sentenze della Corte dei Conti».