La protesta delle Bande musicali «Penalizzate dal Green pass»
Alla luce delle nuove disposizioni in vigore dal 6 agosto, sull'obbligo del Green pass per musici e pubblico nelle esibizioni sia all'aperto che al chiuso, la Fédération des Harmonies Valdôtaines, l'organizzazzione che riunisce le 17 bande musicali presenti in Valle d'Aosta, ha scritto una lettera al presidente della Regione Erik Lavevaz, chiedendo «maggiore chiarezza» sullo svolgimento «più corretto e legale possibile» delle attività bandistiche.
«Seguendo alla lettera i decreti e vademecum stiamo cercando di sopravvivere con le nostre attività alla pandemia - si legge nella lettera indirizzata a Lavevaz - suoniamo nei nostri paesi per turisti e paesani e oltre a preoccuparci dei green pass dei nostri musici dobbiamo pensare a quelli del pubblico».
Il nuovo decreto stabilisce anche condizioni troppo rigide che impediscono la realizzazione di esibizioni in movimento e il divieto per il pubblico di assistere ai concerti in piedi. Una situazione che il direttivo della Fédération, guidato da Enrico Montanari (foto), reputa «molto confusionale» se si pensa a «sagre e feste allietate da piccoli gruppi itineranti che si esibiscono senza nessuna preoccupazione da parte degli organizzatori della dislocazione del pubblico». Per l'organizzazione delle bande valdostane, «in questo momento particolare la normativa del 6 agosto è incompleta e molto confusionale, sarebbero utili indicazioni regionali in modo da avere più chiarezza su tutto il comparto musicale».