Gran Masun, l’inaugurazione a primavera “Aspettiamo la fine delle restrizioni Covid”

Gran Masun, l’inaugurazione a primavera “Aspettiamo la fine delle restrizioni Covid”
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Si può ipotizzare per la prossima primavera - anche se la data non è ancora certa - l’inaugurazione del Centro di valorizzazione del vino Carema allestito nella Gran Masun, la massiccia e imponente casaforte medievale di Carema, risalente al quindicesimo secolo, simbolo del paese. Nel frattempo sono terminati i lavori di allestimento della sala espositiva multimediale, collocata al primo piano della struttura, costati circa 100mila euro, realizzati dopo una lunga serie di interventi di ristrutturazione allo stabile.

«La sala espositiva è pronta - conferma il vicesindaco Flavio Peretto - però aspettiamo che vengano meno le restrizioni imposte dal Covid per poter fare un’inaugurazione non contingentata, che permetta di celebrare appieno l’avvenuto recupero della Gran Masun e il ruolo di promozione del vino e della viticoltura locale che assumerà. Nel frattempo si è reso necessario avviare un percorso di regolarizzazione per alcune opere eseguite in difformità del progetto originario, autorizzato dalla Soprintendenza. Abbiamo dovuto affrontare alcuni interventi urgenti di messa in sicurezza del muro di contenimento del cortile, effettuati tra l’estate e l’autunno del 2018. In particolare si tratta di un lavoro effettuato per evitare il cedimento delle murature di delimitazione dell’area esterna posta a ovest, sul lato del Sentiero dei Vigneti e della Via Francigena».

Questa procedura di regolarizzazione potrebbe allungare i tempi per avere tutte le autorizzazioni necessarie a procedere con l’ultima tranche dell’articolato intervento di ristrutturazione dell’edificio distribuito su tre livelli.

Nel frattempo, proprio in vista della prossima apertura al pubblico della sala espositiva, si sta studiando il progetto per la sistemazione del cortile davanti all’edificio. L’Amministrazione comunale di Carema, infatti, ha affidato all’architetto eporediese Pier Giuseppe Signorino l’incarico di redigere uno studio di fattibilità per ottenere una nuova autorizzazione paesaggistica delle opere di completamento, relative alla sistemazione dell’area esterna della casaforte e al collegamento verticale dei piani non serviti dall’ascensore, che unisce l’Infopoint alla sala espositiva.

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