Quincinetto, il Comune coinvolge i privati per riqualificare gli edifici storici del paese
L’identità storica di un Comune si trasmette anche attraverso l’architettura e il tessuto urbano e proprio per questo un articolato e ambizioso piano di recupero e valorizzazione degli edifici storici di proprietà comunale presenti in paese è al vaglio dell’Amministrazione quincinettese, convinta dell’importanza storico-culturale che tali strutture conservano, come depositari di valori identificativi fortemente sentiti dalla comunità.
E’ in attesa di risposta da parte del Gal Valli del Canavese - che ha istituito il bando dedicato agli interventi di riqualificazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale - il progetto di riqualificazione della centralissima Casa Bringhen di via Vittorio Emanuele, donata dagli eredi della proprietaria Agnese Bringhen e destinata a ospitare, al piano terra, un punto informazione sul circuito della Grande Traversata delle Alpi mentre i piani superiori saranno riservati a un museo dedicato alla tecnologia olivettiana e a una mostra permanente delle opere del pittore Alfonso Bersani, già residente in paese e sepolto nel cimitero locale.
Un secondo progetto, ancora in fase di definizione, riguarda uno spazio destinato all’ambito socio-sanitario da realizzarsi in un immobile recentemente acquisito dal Comune. «Si tratta di una donazione fatta da una concittadina tuttora vivente. - spiega il sindaco Angelo Canale Clapetto - Una casa disposta su 3 piani, all’angolo tra via Piemonte e via IV Novembre, che intendiamo recuperare per fini sociali. Al momento non è che un’idea di partenza, su cui lavorare per arrivare a una progettazione concreta, da realizzarsi grazie ai fondi del Recovery Plan». La donazione comprende anche un terreno in via Stazione, che servirà alla realizzazione di alcuni parcheggi. Al riguardo di poter disporre di nuovi posti d’auto si presterebbe pure l’area di via San Giuseppe, su cui sorge un fabbricato fatiscente di proprietà privata, che sarebbe intenzione dell’Amministrazione demolire. Le trattative di acquisizione tra il Comune e il privato sono in corso, così come quelle per un immobile, situato in via Cavour e oggi in stato di abbandono, che un tempo ospitava il celebre locale La Lira, luogo dove si alternavano feste e priorate e dove è nato il coro La Rupe.
«Questi progetti di recupero e di valorizzazione di immobili storici - continua Angelo Canale Clapetto - si fondano sulla convinzione che il futuro poggia sulle solide radici del passato e sulla volontà di dare nuova vita a questi edifici, rendendoli fruibili alla popolazione o facendone punti di interesse anche per i visitatori. Parliamo appunto di un patrimonio appartenente a tutta la collettività».
A tale scopo sono quindi chiamati a contribuire pure i privati cittadini e i residenti, come è recentemente successo per l’abbellimento floreale dipinto sulla facciata dell’albergo Ramo Verde - attivo dall’inizio del secolo scorso e fino agli anni Sessanta -, proposto da un privato in accordo con gli attuali proprietari dell’edificio ed eseguito dall’artista Cinzia Perino, già autrice del murales alla base del palazzetto comunale, raffigurante appunto un traliccio di vite. Ulteriori luoghi che potrebbero essere oggetto di restyling sono il Ristorante Tre Rose, vicino al passaggio a livello, dove pare abitasse la “Catlinin”, ispiratrice del celebre personaggio femminile del tradizionale carnevale locale, e ancora la vecchia sede del Municipio, un tempo utilizzata come circolo del dopo lavoro e oggi sede degli ambulatori medici.